L'Ostensione della Sindone, il mistero di un sudario

Dal pomeriggio di ieri è possibile accedere all' Ostensione della Sindone. E' un evento eccezionale che va al di là della semplice curiosità del vedere un telo su cui si è tanto scritto e discusso.
Ovviamente la fede non ha bisogno di questo lenzuolo per credere nella risurrezione di Gesù, ma l'immagine che vi è impressa interroga credenti e non credenti.
Come ha detto il cardinale Poletto, durante la Messa con cui si è aperta l'Ostensione, "Vogliamo vivere questo momento con tanta fede e tanto amore verso Cristo" , aggiungendo che il Sacro Lino è "un dono straordinario fatto alla Chiesa di Torino, perché si trova qui, ma anche a tutta la Chiesa e a tutto il mondo".
Questa immagine della sofferenza di Cristo ci invita a pensare "alle grandi tribolazioni di molte famiglie povere, dei senza lavoro, alle croci quotidiane dei malati e dei moribondi, di quanti faticano a vivere dignitosamente e alle tante sofferenze nascoste vissute nel silenzio tra lacrime e disperazione".
Certo che è curioso come questo telo interroghi più gli uomini e le donne di oggi che non quelli dei secoli passati. La tecnologia ci permette infatti di notare particolari che sfuggono all'occhio umano, ma nello stesso tempo ci mette di fronte ai nostri limiti, alla nostra incapacità di dare risposte a tutto.
Vi lascio questa scena, l'ultima del film "La Passione", in cui la cinepresa si sofferma sul lenzuolo che si "svuota" del corpo di Gesù. Dai racconti evangelici fu proprio questa "stranezza", quella cioè del lenzuolo rimasto esattamente dove era stato deposto il corpo di Gesù, a convincere Giovanni, l'unico ad assistere alla sepoltura, della risurrezione.
"Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette". (Gv 20,3-8)

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