L'ultima cena che fu la prima

Propongo agli alunni delle classi prime alcuni approfondimenti per il loro lavoro di ricostruzione degli eventi relativi alla passione, morte e risurrezione di Gesù.
Durante il periodo pasquale su Popotus ho trovato un articolo interessante sulla Cena Pasquale. Ve lo propongo in due parti: questa è la prima.

E' la Cena più famosa della storia, possibile che non se ne possa conoscerne il menu? Decine di esperti hanno indagato sull’Ultima Cena, per cercare di capire che cosa sia successo in quell’occasione festosa (si commemorava la Pasqua ebraica) e drammatica insieme, vista la vicinanza con la Passione. Di sicuro Gesù non compì solo un rito simbolico ma un pranzo vero e proprio con i suoi apostoli, lo dicono i Vangeli stessi: «Mentre mangiavano, prese il pane...»; e poi ancora: «Dopo aver cenato, prese il calice...». Lo conferma indirettamente anche il fatto che il Messia indicò Giuda il traditore come «colui che ha intinto il boccone nel piatto con me»: segno che sul tavolo c’erano (del resto secondo l’uso dell’epoca) vassoi comuni nei quali si trovava una pietanza, forse le erbe amare della cena di Pasqua. Però Gesù usa gli stessi gesti e i cibi tradizionali della sua religione d’origine (il pane, il vino...) cambiando il loro significato in un modo straordinario e non concepibile per un ebreo: «Questo pane, questo vino – dice appunto – sono il mio corpo e il mio sangue...». Egli collega così il rito che ricordava l’uscita del suo popolo dall’Egitto con l’esperienza tragica che lui stesso subirà di lì a poco: si tratta di due «liberazioni» storiche e divine insieme, simili ma nel medesimo tempo diversissime.
L’Ultima Cena è diventata anche la Prima.
FONTE: Popotus

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