Maria nel Corano

Milioni di musulmani si recano ogni anno in pellegrinaggio ai santuari mariani cattolici. Non solo ai grandi santuari come Fatima in Portogallo o Harissa in Libano, ma anche in Egitto, in Siria, in Iran. Musulmani - e soprattutto donne musulmane - vanno a chiedere grazie alla Madonna o a grandi santi cristiani, come san Charbel o san Giorgio. [...]
In Egitto, ci sono almeno una decina di luoghi di pellegrinaggi alla Vergine, che commemorano il viaggio della Sacra Famiglia in Egitto. La tradizione è ricchissima nei testi apocrifi del IV-V secolo. Si può leggere alcuni brani nell'articolo di mons. Ravasi (oggi cardinale) del 28 dicembre 2007, per la festa dei Santi Innocenti, uscito sull'Osservatore Romano. Ogni anno, in agosto, in occasione della Festa della Dormizione (Assunzione di Maria) almeno un milione di pellegrini vanno in pellegrinaggio nei vari santuari della Madonna. I più famosi sono in Alto Egitto (nel Sud), quello di Giabal al-Tair, vicino a Samalut, a circa 200 chilometri dal Cairo. La festa dura 15 giorni, la gente prega, battezza i bambini (per i Musulmani il parrocco ha fatto anche una specie di battistero, visto la richiesta di battesimi anche da loro) e festeggia. Più al Sud, a circa 380 km dal Cairo e a 7 km di Assiut, a Deir Dronka dove si dice che la Sacra Famiglia sia stata e dove la Vergine si è riposata in una grotta, c'è un altro simile luogo di pellegrinaggio. [...]
I musulmani si mettono in cammino verso questi santuari mariani, sapendo che Maria è la donna più elogiata nel Corano, l'unica donna nominata per nome, definita "Siddīqah" (verace, credente, santa), titolo riservato agli uomini (siddīq). Solo di essa è detto nel Corano che Dio l'ha "eletta" (inna Allāh istafāqī), e per due volte; e che Dio l'ha preferita su tutte le donne della terra (wa-faddalaki 'ala nisā' al-'ālamīn); anzi, era consacrata (innī nadhartu mā fī batnī muharraran) nel seno della sua mamma, prima della nascita. Più ancora, un detto sacro (attribuito a Muhammad e considerato come detto sicurissimo) dice che ogni bambino, quando nasce, è "toccato" da Satana, all'eccezione di Maria e suo figlio; detto che somiglia al concetto dell'Immacolata Concezione. Maria è, nel Corano, "la purissima", perché Dio stesso l'ha resa pura. Nell'annunciazione, Maria dice all'Angelo, in due capitoli diversi : "Come avrò un bambino, allorché nessun esser umano mi ha mai toccato?". Percio', Gesù viene chiamato nel Corano: "Il Cristo Gesù, figlio di Maria" (al-Masīh 'Īsā Ibn Mariam): mai qualcuno è chiamato in arabo "figlio di ... (una donna)", ma sempre di ... un uomo; e però Gesù essendo nato da una donna che non ha conosciuto uomo, non poteva essere chiamato "figlio di Giuseppe"! Perciò il Corano, nell'ultimo versetto (12) del capitolo 66 (al-Tahrīm), recita: "E Maria, figlia di 'Imran, che conservò la sua verginità; insufflammo in lei il Nostro Spirito. Attestò la veridicità delle parole del Suo Signore e delle Sue Scritture, e fu una delle devote". Quando nell'islam si nomina Maria, si aggiunge: "'Alayhā l-salām" (su di essa sia la pace), un titolo che non è dato a nessun santo. Questo titolo viene dato anche dai cristiani a Maria. Vi è tutta una letteratura su Maria nel Corano, scritta da musulmani e da cristiani. [...]
La cosa più simbolica è stata la decisione del parlamento libanese di creare, tre anni fa, una festa nazionale per tutti, scegliendo la festa dell'Annunciazione di Maria. È stata una decisione voluta da cristiani e musulmani. Nel Corano ricorre due volte il racconto dell'annunciazione (nei capitoli 3 e 19), quasi negli stessi termini del Vangelo, e con uno stile molto più elegante e solenne. In questi testi si attribuisce alla Madonna un carattere di forte sottomissione a Dio e di stupore per quanto le succede, così che Dio stesso la conforta. Queste esperienze spingono ad una collaborazione, ad una sintonia spirituale con molti musulmani.

Tratto da Samir Khalil Samir in AsiaNews.it (26 luglio 2013)

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