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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Il mondo appartiene a chi lo rende migliore

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Ieri ho letto un commento di Ermes Ronchi al Vangelo delle Beatitudini e vorrei condividere con voi, cari alunni di terza, impegnati a riflettere sull'idea di felicità, alcuni pensieri. Gandhi, che non nascondeva la sua ammirazione per Gesù e il suo Vangelo, diceva che le Beatitudini sono “le parole più alte del pensiero umano”. Se ci pensate bene sono parole che riaccendono la nostalgia per un mondo più bello, buono, dove la violenza e la menzogna sono sostituite dalla misericordia, dagli atteggiamenti di pace, dall'amore per la verità, dal perdono. Le beatitudini non sono nuovi comandamenti, ma ci propongono la buona notizia che Dio regala vita a chi produce amore, che se uno si fa carico della felicità di qualcuno il Padre si fa carico della sua felicità. Se Dio mi parla di beatitudine vuol dire che Lui ha a cuore la mia ricerca di felicità. Il mio sogno di felicità è anche il suo, ed è per questo che a Lui interessa farmi capire dove posso trovare una risposta a questa m

I conti non tornano

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Provo a dare un po' di numeri: - se nel 2010 ci volevano 388 uomini tra i più facoltosi del mondo per arrivare alla ricchezza della metà più povera del pianeta, oggi ne bastano 8. Capite? Otto super miliardari detengono la stessa ricchezza che sono riusciti a mettere insieme oltre 3 miliardi e mezzo di persone; - tra il 1988 e il 2011 il reddito medio del 10% più povero è aumentato di 65 dollari, meno di 3 dollari l’anno, mentre quello dell’1% più ricco di 11.800 dollari, ovvero 182 volte tanto; - i primi 7 miliardari italiani possiedono quanto il 30% dei più poveri; - nel giro di 25 anni potrebbe nascere il primo trillionaire, cioè un individuo che possiederà più di 1.000 miliardi di dollari e che per consumarli dovrebbe spenderne 1 milione al giorno per 2.738 anni. Questi numeri ci dicono che le disuguaglianze sono sempre più drammatiche. I conti non tornano proprio. C'è bisogno di un impegno serio per costruire un mondo più giusto.

Era un 27 gennaio

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Era un 27 gennaio quando nel 1945 i carri armati dell'esercito sovietico sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Ogni anno nel mondo si celebra il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell'Olocausto rinchiusi e uccisi.

Le proposte didattiche per le classi in questo tempo un po' ballerino

Per tentare di dare continuità ad un anno scolastico che sta procedendo a saltelli (per terremoto e calamità varie), vi lascio, carissimi ragazzi, le presentazioni che illustrano il percorso che avevamo cominciato o eravamo in procinto di iniziare. Aiuterà voi, ma soprattutto me, a riprendere il filo. CLASSI PRIME CLASSI SECONDE      CLASSI TERZE  

Cos'è la felicità?

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« Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità ». Zygmunt Bauman  « La parola “felicità” ha due significati molto diversi. Quello più comune è “sentirsi bene”. In altre parole, provare un senso di piacere, contentezza e gratificazione. A tutti noi piacciono queste sensazioni, quindi chiaramente le rincorriamo. Come tutte le emozioni umane, però, le sensazioni di felicità non durano. Per quanto ci sforziamo di trattenerle, ogni volta scivolano via. E, una vita dedicata all'inseguimento di queste belle sensazioni è, sul lungo periodo, profondamente insoddisfacente. In realtà, più rincorriamo le sensazioni piacevoli, più tendiamo a soffrire di ansia e depressione. L’altro significato

La storia degli Ebrei nella Bibbia

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Prendendo spunto da alcune pagine del libro di testo, ho preparato alcune attività per o ragazzi di seconda media. Cliccare sull'immagine.

Il Futuro non crolla

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#IlFuturoNonCrolla è il titolo del cortometraggio, realizzato a partire da un'idea di Ella Montali, studentessa del 4^ Liceo Scientifico-Sportivo di Camerino (Mc), che è stato proiettato il 3 dicembre scorso all'auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona per la prima giornata del Corto Dorico Film Festival. La regia e il montaggio del video sono a cura dell’alunno Alessio Grain, coadiuvato nell'opera dal prof. Valerio Cuccaroni. Bella idea, ragazzi!!! Siete voi la speranza della nostra terra!  

Fratelli

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Fratello, che parola impegnativa! Il termine odierno fratello è un diminutivo di frate , contrazione del latino frates . A sua volta , il lemma latino trova un riscontro diretto nel sanscrito bhratar , al cui interno troviamo la radice bhar- , legata all'idea di sostentamento e nutrizione. Per questo motivo un fratello, oltre ad essere nato dagli stessi genitori, rappresenta " colui che sostiene ", una sorta di secondo padre (l'etimologia infatti è simile) che accompagna ed è accompagnato per tutta la vita dagli altri " bhratar " ( http://www.etimoitaliano.it/2014/01/fratello.html ). Basterebbe questo per comprendere che veramente è una parola impegnativa. Caino, interpellato da Dio sulla sorte di Abele risponderà: «Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9) Domanda che ha un’unica risposta: sì! Il fratello (e nella fede cristiana si è fratelli indipendentemente dall'essere nati dagli stessi genitori) va custodito ed amato. Soltanto quando