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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Gaudete et exultate: l'invito di papa Francesco alla santità

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Siamo chiamati alla santità. E' questo il messaggio che papa Francesco ha voluto rivolgerci in questa terza esortazione apostolica dal titolo Gaudete et exultate (gioite ed esultate). Un invito alla gioia di una vita santa, perché i santi non sono solo quelli già beatificati e canonizzati, ma il “popolo” di Dio, cioè ognuno di noi, chiamato a vivere la santità come un itinerario fatto di “piccoli gesti” quotidiani. Vi lascio un video che ci aiuta a cogliere il senso della santità a cui siamo chiamati.  

Dare la propria vita per gli altri

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Non c’è amore più grande di questo – dice Gesù – che dare la vita per i propri amici. Ma cosa vuol dire? Nel film "Sette anime" il protagonista decide di togliersi la vita per offrire una possibilità di vita alla donna che ama. E' questo il senso dell'amore, così come lo intende Gesù? No, assolutamente no! Il concetto stesso di martirio cristiano è lontano dall'idea del sacrificio in se stesso. I cristiani dei primi secoli presero le distanze da alcuni che pensavano di procurarsi volontariamente la morte, provocando di proposito i pagani. Umani fino in fondo, i martiri non amano la morte violenta. Man mano che il loro momento si avvicina sono sempre più consapevoli della barbarie a cui vanno incontro: questo li sgomenta ma, al tempo stesso, non li fa recedere. Sono come Gesù nell'orto degli Ulivi: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Come Gesù, quando si accorgono che la propria morte è inevitab

Quando lo sport vince il razzismo

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Su Avvenire del 18 aprile ho letto la storia molto bella, che non conoscevo, di un giocatore di baseball. Vi riporto l'articolo di Mauro Berruto , che ce la racconta. «Non sono interessato alla vostra simpatia o antipatia, tutto quello che chiedo è che mi rispettiate come essere umano». Queste parole sono di Jackie Robinson, uno dei tanti giocatori di baseball passati per la Major League, ma uno dei pochissimi a lasciare un segno indelebile del suo passaggio. Robinson è il detentore di un record imbattibile: fu il primo giocatore afroamericano ad arrivare nella Lega professionistica Usa. Jackie era stato introdotto allo sport dal suo fratello maggiore, Mack. Uno che, per capirci, aveva vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Berlino nei 200 metri, dietro a un certo Jesse Owens. Jackie aveva un talento sportivo davvero eclettico e, dopo aver vagabondato fra le discipline principali della cultura nordamericana (basket, football americano, atletica leggera addirittura

Sandra, la fidanzata santa

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Una ragazza di 23 anni che si spendeva per gli altri con gli amici della Comunità Papa Giovanni XXIII. E che proprio don Oreste Benzi - dopo il tragico incidente stradale che la portò via nel 1984 propose per la causa di beatificazione dicendo: abbiamo sposi santi, genitori santi; non sarebbe bello avere un giorno anche una fidanzata santa? È il profilo di Sandra Sabattini, laica romagnola per la quale papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche. Era nata a Riccione nel 1961 Sandra e aveva conosciuto molto giovane don Oreste e la Comunità Giovanni XXIII. Già a quattordici anni - di ritorno da un campo con un gruppo di disabili annotava sul suo diario: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai». Così è stato: per anni le sue giornate sono state scandite tra la scuola, il servizio a chi aveva bisogno e la vita spirituale, nello stile della papa Giovanni XXIII. All'università aveva scelto medicina, sognando di partire

Cristo, speranza che non delude

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« Noi cristiani crediamo e sappiamo che la Risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude. È la forza del chicco di grano, quella dell’amore che si abbassa e si dona fino alla fine, e che davvero rinnova il mondo. Questa forza porta frutto anche oggi nei solchi della nostra storia, segnata da tante ingiustizie e violenze. Porta frutti di speranza e di dignità dove ci sono miseria ed esclusione, dove c’è fame e manca il lavoro, in mezzo ai profughi e ai rifugiati – tante volte respinti dall'attuale cultura dello scarto –, alle vittime del narcotraffico, della tratta di persone e delle schiavitù dei nostri tempi ». (papa Francesco Messaggio Urbi et Orbi, Pasqua 2018)

La via delle Beatitudini

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Il giovane Hugo Cabret dice - ricordate ? - che tutto deve avere uno scopo e che se questo scopo non lo troviamo è come essere rotti. Trovare lo scopo della vita non è certo cosa facile e, chi più chi meno (lo abbiamo visto a scuola), a volte ci viene da interrogarci e da guardarci intorno per cercare le risposte di cui abbiamo bisogno. Le parabole lette a scuola ci hanno fatto capire che bisogna essere un po' come dei bravi ingegneri che cercano il terreno più adatto per costruire la casa, oppure che non dobbiamo illuderci che sia il possesso delle cose a garantirci un avvenire sicuro. La proposta che Gesù fa nelle Beatitudini è ancora più sconvolgente e rivoluzionaria, perché ribalta il nostro modo di pensare proponendo un progetto di vita che sembra lontanissimo e difficile da realizzare. Gandhi diceva che queste delle Beatitudini sono «le parole più alte del pensiero umano». A leggerle bene esse disegnano un altro modo di essere, di vivere da uomini. Certo che indican

Le lingue dei nomadi

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Vi siete mai chiesti che lingua parlano i nomadi? Ho trovato un'interessante articolo su Popotus dell'8 marzo 2018 che ci aiuta a capire quanto sia complesso e affascinante il mondo di coloro che chiamiamo, in tono sbrigativo e spesso sprezzante, zingari. «Difficile dare una risposta, perché si tratta di popolazioni che da secoli non risiedono in un luogo fisso, ma sono sparse in varie parti d’Europa e d’Italia e perfino negli Stati Uniti. Intanto cerchiamo di conoscere e interpretare in modo corretto i nomi degli appartenenti ai vari gruppi di nomadi (chiamati genericamente zingari, parola di origine greca): si distinguono in rom (che nella loro lingua significa “uomo, essere umano”), sinti (parola che deriva da Sindh, regione del Pakistan dalla quale provengono), o camminanti (e in questo caso è facile capire perché si chiamano così). In Italia le popolazioni nomadi arrivarono nel Quattrocento: oggi i nomadi sono circa 140.000, ma molti di loro hanno preso da tempo la

Non fatevi manipolare, ribellatevi!

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E' una sorta di SOS quello che il Papa ha lanciato ai giovani di tutto il mondo per metterli in guardia dalle manipolazioni, dal rischio del pensiero unico, dal tentativo in atto di ridurre le giovani generazioni a fenomeni di massa spesso a fini commerciali. «Un giovane gioioso è 
difficile da manipolare» ha affermato Papa Francesco, in occasione della Domenica delle Palme, davanti a centinaia di giovani arrivati da tutto il mondo in preparazione del sinodo che quest'autunno si aprirà in Vaticano, facendo riferimento alla gioia che offre il cristianesimo. «Per questo la gioia è per alcuni 
motivo di fastidio. Far tacere i giovani -ha detto il Papa- è una tentazione sempre esistita» e «ci sono molti modi per 
rendere i giovani silenziosi", "anestetizzarli e addormentarli 
perché non facciano rumore. Cari giovani, sta a voi la
 decisione», «se gli altri tacciono, se noi anziani e 
responsabili, tante volte corrotti, stiamo zitti, se il mondo 
tace vi domando: voi grid

I sacramenti: attività per lo studio

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  la parola sacramento   I sacramenti: classificazione   I sacramenti: elementi   Dalla Sacrosanctum Concilium n. 59   sacramenti: tabella da completare

Serve un cambiamento profondo

Il bullismo non è una bambinata né una ragazzata. Serve un cambiamento profondo.