C'è un tempo per ogni cosa

Mio padre mi diceva sempre: "Chi ha tempo non aspetti tempo".
Da militare che era, mio padre sapeva chiaramente che lo spreco di tempo non è una strategia vincente e che anzi anticipare i tempi a volte ti consente di ottenere i risultati che speri. Sprecare il tempo, insomma, per lui era un crimine che non aveva scusanti. L'idea che si potesse perdere tempo era mille miglia lontana dalla sua formazione umana e professionale.
Devo dire che ho introiettato questo suo pensiero e adesso che ho alle mie spalle tanto tempo vissuto non voglio assolutamente buttare via quello che mi rimane. Ma cosa fare del tempo che abbiamo a disposizione? Che senso ha questo tempo che passa? Che senso ha il desiderio di eternità che ci portiamo dentro?
Ricordate? La vita non è abbastanza, scriveva Kerouac. A dirla in altra maniera possiamo aggiungere che il tempo non basta mai. Oppure che non passa mai, se ciò in cui siamo intenti non ci appassiona ma anzi ci annoia a morte.
Se provate a cercare la parola "tempo" nella Bibbia trovate circa 500 corrispondenze. Non so se sia un numero significativo, ma indubbiamente la parola tempo attraversa sia l'Antico che il Nuovo Testamento. Spesso trovo l'espressione "in quel tempo" a indicare che la storia dell'uomo si colloca in un momento preciso. Nel pensiero biblico non si tratta però solo della storia dell'uomo, ma della storia di un incontro tra Dio e l'uomo. La rivelazione di Dio avviene infatti in un tempo e un luogo definibili. Non è mitologia, ma storia. Storia della Salvezza, a dirla con le categorie della religione ebraica e cristiana.
C'è un tempo per ogni cosa, dice il Qoelet, ma non per giustificare un atteggiamento fatalista, rassegnato o della serie "cogli l'attimo" qualunque esso sia. L'idea di fondo che traspare dal Qoelet, cap. 3, è che niente è frutto del caso, ma esiste un progetto, un disegno superiore, soltanto che all'uomo non è dato conoscerlo se non a sprazzi.L'invito a godere del tempo è allora invito a cogliere le cose belle che Dio ha fatto per noi. Se è fuor di dubbio, sempre secondo il pensiero biblico, che questo progetto esiste come è vero che Dio esiste, è anche vero che l'uomo è chiamato a riconoscerne  i segni nelle situazioni e nei momenti dati nella vita di ogni giorno.
La proposta che vi faccio, come avete senz'altro capito, ha per oggetto la riflessione cristiana sul tempo per arrivare a considerare che il tempo che ci è dato ci chiede di fare delle scelte, a volte dolorose e difficili, ma che sono espressione della volontà di non buttare via il tempo e che del tempo sprecato, o usato male, dobbiamo rendere conto non solo a noi stessi, ma anche agli altri e per chi crede, anche a Dio, Signore del tempo.
 Cliccando sull'immagine avrete accesso ai materiali oggetto di studio e riflessione.


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