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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Juniò

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Non aveva mai pianto Juniò. Quando fu costretta a separarsi da lui, la mamma gli disse che avrebbe dovuto essere forte. Aveva sopportato di non avere più un padre. Adesso doveva farsi forte perché la mamma e la gemellina se ne andavano e le loro vite si sarebbero dovute dividere. Separarsi per provare a salvarsi. Ma Juniò è stato forte. E lo era ogni volta che doveva mettersi in posa per farsi scattare una foto e inviarla alla mamma nel frattempo giunta in Italia su un barcone. Juniò sorrideva e la rassicurava. A 7 anni doveva dimostrare di saper mantenere le promesse. Che non si sarebbe fatto vincere dal più straziante degli abbandoni. Pensate, sette anni. L'età dei giochi, della mamma che praticamente ti fa tutto, l'età anche dei capricci. Juniò ha dovuto invece dimostrare di essere grande ed è ritornato bambino quando ha potuto riabbracciare la mamma e la sorella. Vi propongo quanto scrive  Nello Scavo  su AVVENIRE dell/8 luglio 2020 La mamma non ha mai perso la speranza