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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

A.S. 2020/2021 Le prime proposte per le classi del Liceo (work in progress)

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Inserisco le prime proposte per le classi del liceo. I percorsi saranno definiti nel tempo, rispettando le reazioni e le richieste dei ragazzi, in quanto costituiscono solo una traccia da seguire. Cliccare sulle immagini.

A.S. 2020/2021 Le prime proposte per le classi della scuola media (work in progress)

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Inserisco le prime proposte per le classi della scuola media. I percorsi saranno definiti nel tempo, rispettando le reazioni e le richieste dei ragazzi, in quanto costituiscono solo una traccia da seguire.  Cliccare sulle immagini.

Siate eretici

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L'augurio per l'inizio dell'anno ve lo faccio attraverso le parole di don Ciotti, che mi sembrano proprio adatte per l'avventura che ci aspetta.  Vi auguro di essere eretici.  Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.  E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell'etica prima che nei discorsi.  Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.  Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri. Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.  Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa.  Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie. Chi non pensa che la povert

Un cruciverba per vedere quanto ne sappiamo di religione

Per cominciare

  Un video per cominciare questo nuovo anno. Impareremo on Biteable .

Un cuore nuovo per salvare la Terra

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La Bibbia ci insegna che il mondo non è nato dal caos o dal caso, ma da una decisione di Dio che lo ha chiamato e sempre lo chiama all’esistenza, per amore. L’universo è bello e buono, e contemplarlo ci permette di intravedere la bellezza e la bontà infinite del suo Autore. Ogni creatura, anche la più effimera, è oggetto della tenerezza del Padre, che le dona un posto nel mondo. Il cristiano non può che rispettare l’opera che il Padre gli ha affidato, come un giardino da coltivare, da proteggere, da far crescere secondo le sue potenzialità. E se l’uomo ha il diritto di fare uso della natura per i propri fini, non può in alcun modo ritenersi suo proprietario o despota, ma solamente l’amministratore che dovrà rendere conto della sua gestione. In questo giardino che Dio ci offre, gli esseri umani sono chiamati a vivere in armonia nella giustizia, nella pace e nella fraternità, ideale evangelico proposto da Gesù (cfr LS, 82). E quando si considera la natura unicamente come oggetto di profi

L'armonia dei tre linguaggi

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  Papa Francesco a un gruppo di esperti che collaborano con la Conferenza dei vescovi di Francia sul tema della Laudato si'

La scelta tra ignoranza e verità

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  Scegliete l'ignoranza o la verità?  Scegliere di incamminarsi verso la verità vuol dire lasciarsi incuriosire, sentirsi provocati ad abbandonare le false certezze, percorrere sentieri a volte faticosi. Tanto più abbandoniamo l'ignoranza, tanto più potremmo essere liberi dal pregiudizio, perché la cultura ci offre gli strumenti per comprendere la realtà e per imparare a pensare con la nostra testa.  Scegliendo l'ignoranza si fa sicuramente meno fatica, ma la libertà che pensiamo di aver conquistato sarà fasulla. Pensate ai terrapiattisti o ai "non ce n'è coviddi"; ma veramente, si può nel 2000 e passa rinchiuderci in un pensiero che rifiuta la storia, la scienza, il progresso? L'ignoranza ci porta alla paura e a vedere complotti dappertutto. La cultura ci dà invece gli strumenti per farci le domande giuste, per dubitare in modo logico e per cercare risposte. La conoscenza dovrebbe anche renderci umili perché, come diceva Socrate, "so di non sapere&qu

Ragionando di fede, accompagnati dal Salmo 91

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Vorrei proporvi una riflessione sulla fede. In primo luogo mi rivolgo agli studenti più grandi ma, attraverso la mia mediazione, potrei provare a "punzecchiare" anche gli studenti delle medie. La fiducia e la fede sono parole sorelle. Senza l’una non c’è l’altra, e la fede è un rapporto segnato dalla vulnerabilità.  Mi faccio aiutare da Luigino Bruni che su Avvenire del 23 agosto ci accompagna in questa riflessione prendendo spunti preziosi dal Salmo 91.  La fiducia è una relazione radicalmente vulnerabile. Quando una persona si fida di un’altra, mette nelle sue mani qualcosa di proprio di cui l’altro può disporre e persino abusare. Sta in questa esposizione di colui che dà fiducia la radice di quella gioia speciale che proviamo quando qualcuno ripone in noi la sua fiducia, perché sentiamo che ci ha chiesto di custodire qualcosa di prezioso che riguarda la sua persona, la sua intimità, il suo mistero, anche quando passa attraverso semplici cose materiali. [...]  Se allora c