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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Bambini e diritti nell’era della Rete

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Della Convenzione sui diritti dell'infanzia abbiamo già avuto modo di parlare. Cinquantaquattro sono gli articoli che la compongono e 194 sono gli Stati che l'hanno sottoscritta. Tra i vari diritti elencati ci sono quello ad avere un nome, a essere protetti, curati e istruiti, a giocare, ma anche a esprimere le proprie idee e a conoscere i propri diritti.  Quando il documento fu approvato era il 20 novembre 1989 e Internet non era ancora stato inventato. Per questo la Carta va aggiornata. L’Onu ha allora chiesto a 709 bambini provenienti da 28 Paesi, ma anche ad alcuni esperti, quali punti andrebbero inseriti.  Con l'aiuto di Popotus , l'inserto di Avvenire (13/04/2021) per i giovani lettori, vi elenco quanto è emerso.  Tutti uguali, anche nel digitale   La possibilità di accedere a internet è diventata molto importante: negli ultimi mesi grazie alla Rete è stato possibile continuare a fare lezione, anche quando le scuole sono state chiuse, o vedere i nonni e gli amici

Il re dei versi

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Sappiamo che san Francesco passò a San Severino Marche. Vi ho già raccontato dell'episodio dell'agnellino ed ora aggiungo alla storia un altro tassello.  Le fonti francescane dicono che, durante il soggiorno di Francesco a San Severino nel 1212, avviene la conversione di Guglielmo da Lisciano, un trovatore noto come il “re dei versi”. L’incontro con Francesco risulta determinante per Guglielmo che decide di cambiare vita, assumendo il nome di Pacifico e diventando uno dei più stretti e fedeli compagni del Poverello d’Assisi.  Nel 1217 Pacifico è, infatti, inviato in Francia per fondare l’Ordine francescano; rientrato in Italia nel 1223-1225, egli ritorna intorno al 1230 definitivamente in Francia, dove muore nel 1234. Tommaso da Celano così descrive la conversione di Guglielmo Divini nel Capitolo LXXII della Vita seconda di San Francesco:  «Vi era nella Marca d’Ancona un secolare, che dimentico di sé e del tutto all’oscuro di Dio, si era completamente prostituito alla vanità.

La Bibbia e la voce delle donne: il Libro di Rut (e Noemi)

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Prof la Bibbia racconta la storia di Dio? Ni  Prof, conosciamo Abramo, Giacobbe, Mosè.......e le donne, a parte la mamma di Gesù?  Proprio per questo vi ho presentato, vero ragazzi?, la storia di Lia e Rachele. Oggi aggiungo un'altra storia ed una riflessione. Mi faccio aiutare da L. Bruni che su Avvenire del 28 marzo propone un percorso di conoscenza di un libro che racconta la storia di una donna, anzi deu, Rut e Noemi.  «Il piccolo libro di Rut è tra i libri più belli della Bibbia, se non il più bello dal punto di vista narrativo. Contiene molti messaggi etici, sociali, economici e religiosi, ma prima e soprattutto è una storia meravigliosa, una stupenda novella. È una storia familiare, nuziale, è un brano della storia di Israele; ma prima ancora è una storia di donne, la storia di due donne co-protagoniste, tanto che potremmo anche chiamarlo Libro di Rut e Noemi. Perché se Rut emerge come una donna semplicemente splendida, non meno grande e affascinante è la figura di sua suo