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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Curare è il primo segno della civiltà

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“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi. Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”. Questa storia

Giuseppe Flavio e la storicità di Gesù

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Uno dei più importanti documenti non cristiani che sostiene l'esistenza storica di Gesù è il “Testimonium Flavianum”, ovvero la pagina dedicata a Gesù di Nazaret dallo storico ebreo Giuseppe Flavio nell’opera “Antichità giudaiche”, scritta in lingua greca attorno al 93 d.C.  Luciano Canfora , antichista, docente di filologia greca e latina, ha analizzato questo testo ed è arrivato alla conclusione che il Testimonium (e l’attribuzione a Giuseppe Flavio) sia autentico. Il fatto che tale affermazione venga da un intellettuale marxista molto impegnato la rende ancora più interessante.  Prendo in prestito le parole di Antonio Socci che nel suo blog Lo straniero ha riportato questa notizia. Perché è importante il Testimonium?   Perché conferma l’assoluta attendibilità storica degli eventi di Gesù narrati nei Vangeli.  Il suo autore, Giuseppe Flavio, è una personalità molto rilevante. Nasce attorno al 37 d.C., appartiene a una delle principali famiglie sacerdotali di Gerusalemme ed è im

Oggi 9 maggio: Sophie e Rosario

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Il 9 maggio si celebra il centenario della nascita di Sophie Scholl, vittima del nazismo a 22 anni nel 1943. Per l'occasione è stata pubblicata una grafic novel dal titolo “Sophie, ragazza d’Europa”, disegnata da Giorgio Romagnoni, in cui due ventenni di oggi dialogano con lei. L’originale prodotto di 16 tavole, edito dal settimanale diocesano Vita Trentina e diffuso anche dal settimanale La Difesa del Popolo di Padova, è stato condiviso anche dall’associazione Rosa Bianca con il contributo di Paolo Ghezzi, studioso di Sophie Scholl: “ Questa ragazza può essere sentita come una nostra contemporanea e il linguaggio del fumetto potrà spingere tanti giovani ad appassionarsi dei grandi amori di Sophie: la libertà, la giustizia, la fraternità… ”. Oggi, 9 maggio, la Chiesa dichiarerà beato il giudice Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla mafia, come don Pino Puglisi.  Una giovane donna ed un giovane uomo trucidati da un sistema perverso (il regime nazista per la prima, l'illegalità