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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

De-umanizzazione

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Nell'abbraccio di questa giovane donna (che ha perso la vita nell'attentato all'aeroporto di Kabul) vediamo la capacità di cura di cui sono capaci gli esseri umani. Quando riusciamo a riconoscere noi stessi nell'altro mettiamo in atto quel principio di umanità che nelle religioni è riconosciuto come La Regola d'oro: "Fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te". Quando questo principio viene meno si è capaci di compiere azioni disumane perché l'altro diventa una cosa, un nemico, un ostacolo ai miei obiettivi.  Credo che abbiamo da riscoprire e praticare questa capacità di saperci rispecchiare nell'altro. La storia, odierna e del passato, ci insegna che perdiamo la nostra umanità in tutti i tentativi che facciamo di "cosificare" l'altro: pensiamo ai lager nazisti (ma non solo), al fondamentalismo religioso e non. Diventare umani, come dico sempre, è il compito che ci spetta, e tanto più ci impegneremo in questo (e c

Ad una classe

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Alcuni studenti di scuola superiore hanno espresso il timore di non sapere se avrebbero continuato la scuola, se fossimo ritornati in dad. Che fatica questi due anni!!! Quanto ci affatica anche pensare che gli sforzi e i sacrifici fatti potrebbero non essere sufficienti.  Diventare umani è veramente un percorso difficile, perché quando la strada si fa ardua e tortuosa, l'istinto ci dice di fuggire. E ognuno fugge/sfugge a modo suo. Cosa ci può salvare allora?  Credo che, quando si fa fatica a trovare il senso (e il verso), c'è bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare: un padre, una madre, un fratello grande, un insegnante... Qualcuno però che ci voglia veramente bene. Che ci convinca del bene che desidera per noi. Riponendo fiducia nella persona giusta, non dovremmo più sentirci soli nell'affrontare i momenti difficili.  Potrebbe esserci chiesto di andare avanti, comunque. Potrebbe venirci chiesto anche in modo duro, perentorio, senza però che venga meno il rispetto della

Nuovi stili di vita per salvare la Terra

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 Per confermare che ci sono giovani che stanno modificando i loro stili di vita, affinché siano più compatibili con la difesa dell'ambiente, vi riporto alcuni stralci, adattati, da un articolo pubblicato su Avvenire del 2 ottobre 2021. Emma studia biologia alla Bicocca e a chi le dice che i giovani non vogliono fare sacrifici risponde: «Sono disposta a rinunciare a tutto quello che serve e servirà e lo faccio ora perché non abbiamo più tempo». Te lo dice guardandoti negli occhi mentre con le mani tiene lo striscione che apre il corteo. Lorenzo , 20 anni, studente e lavoratore: «Uso i trasporti pubblici e quando prendo la macchina cerco di farlo in condivisione con gli altri. E non fumo – aggiunge sorridendo –. Dunque niente mozziconi da smaltire».  Maria Beatrice , 27 anni: «Ho cominciato a pensare a quello che compro per ogni ambiente della casa – spiega –. Sono partita dal bagno: eliminati tutti i prodotti con packaging di plastica». Maria Beatrice non nasconde le difficoltà di

L'opera d'arte che io sono

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Uno scultore stava lavorando col suo martello e il suo scalpello su un grande blocco di marmo.  Un ragazzino, che passeggiava leccando il gelato, si fermò davanti alla porta spalancata del laboratorio.  Il ragazzino fissò affascinato la pioggia di polvere bianca, di schegge di pietra piccole e grandi che ricadevano a destra e a sinistra.  Non aveva idea di ciò che stava accadendo: quell'uomo che picchiava come un forsennato la grande pietra gli sembrava un po’ strano.  Qualche settimana dopo, il ragazzino ripassò davanti allo studio e con sua grande sorpresa vide un grande e possente leone nel posto dove prima c'era il blocco di marmo.  Tutto entusiasta, il bambino corse dallo scultore e gli disse: "Signore, dimmi, come hai fatto a sapere che c'era un leone nella pietra?".  Da Bruno Ferrero , La vita è tutto quello che abbiamo , Elledici 2002  Lo scultore già vede in quel blocco di marmo il leone, che ha bisogno del suo lavoro di scalpello per venire fuori. Anche

Non c'è più tempo

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Dovremmo svegliarci un po' tutti. Non credo che la Terra possa aspettare ancora molto.  A scuola, parlando dell'equilibrio a cui tendono tutti i sistemi, vi ho fatto notare che tanto più elevato è il disequilibrio, tanto più è potente è la reazione. La Terra sta gridando il suo disagio, ma anche i popoli lo stanno facendo, perché lo squilibrio ambientale è causa o conseguenza di uno squilibrio sociale che si sta facendo sempre più grave. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e numerosi, perché stiamo assistendo allo scivolamento di tante persone, che fino a poco tempo fa vivevano una vita decorosa, verso la soglia della povertà.  Dobbiamo svegliarci tutti, imparando ad essere, noi occidentali, più sobri nelle richieste che facciamo. Qualcuno, nel web, scriveva che i giovani che stanno manifestando per il clima sono la generazione cresciuta nelle comodità (aria condizionata, cellulari, motorini, consolle per i videogiochi, ecc...), per cui le loro proteste son