Siamo fatti per la luce

L’ispiera – parola di cui confesso che per molto tempo ho ignorato il significato e persino l’esistenza – è un sottile raggio di sole che, penetrando attraverso una fessura in un ambiente buio, lo illumina.
Chi non ha mai provato, almeno per un momento nella vita, l’esperienza dell’oscurità?
Per qualcuno è diventata persino compagna permanente, arrivando a mettere in discussione l’esistenza stessa della luce.
Ci sono persone che, anche solo per un istante, illuminano la nostra esistenza, facendoci percepire – con un gesto o una parola, nella profondità di uno sguardo, nella semplicità di un sorriso – che la realtà è ultimamente positiva, che c’è sempre qualcosa per cui vale la pena vivere e sperare.

Mi è accaduto di incontrarne, e hanno fatto bene alla mia vita, lasciando una traccia luminosa del loro
passaggio. Sono testimoni di un bene presente nelle profondità della realtà ma che spesso non siamo capaci di riconoscere e di seguire, rassegnandoci a campare in un’oscurità senza volto che inaridisce i nostri cuori.
Grazie a Dio, dunque, per le ispiere che penetrando attraverso le fessure del mio cuore gli hanno fatto conoscere la potenza della luce e la bellezza della vita. Siamo fatti per il giorno, la notte è destinata a passare.

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