Condividere: i rischi della rete

In questi giorni ho proposto agli alunni di seconda media una seria riflessione sui rischi della condivisione via social. Condividere, stavamo vedendo con riferimento alla nuova proposta didattica, è un bel verbo che rischia però di diventare qualcosa di poco piacevole e intelligente quando lo mettiamo in atto in modo poco critico, come spesso accade sui social.
Con riferimento ai fatti accaduti a pochi chilometri da noi, e senza demonizzare nessuno, ci siamo resi conto come visualizzazioni e condivisioni in Rete creano fenomeni mediatici di dubbio gusto e dubbio talento. Certo, basta "acchiappare" quello che il pubblico vuole (e già questo, di per sé è alquanto triste e avvilente) o creare un personaggio che incuriosisca, stimoli inconfessati desideri o pulsioni, e lasciare che sia proprio questo pubblico a scatenarsi nella condivisione. Il gioco è fatto. E' nato il fenomeno del momento. Anche le fake news trovano spazio in questo impulso acritico alla condivisione. Domande:
Tutto, ma proprio tutto, va condiviso?
Siamo consapevoli che con i nostri click e i nostri like anche noi finiamo per diventare complici della circolazione di tutta la "spazzatura" che si trova nel web?
MIUR e “Generazioni Connesse” nel 2015 hanno varato una campagna di consapevolezza sull'uso di Internet. Sette personaggi, alle prese con situazioni legate al web, aiutano i ragazzi a rendersi conto dei comportamenti rischiosi o sbagliati nella Rete.
Cliccando sull'immagine potrete accedere alla pagina che vi permetterà di conoscere i personaggi della serie e di vedere il promo di tutti i cartoni animati realizzati per la vostra navigazione in Internet più sicura e intelligente.


Ps: cliccando qui, potete accedere alla pagina in cui potete vedere tutti gli episodi completi.

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