Dall'Editoriale di Timothy Dolan , cardinale arcivescovo di New York, pubblicato su Avvenire di domenica 10 febbraio 2013. In una fetta del mondo che va crescendo sempre di più, i cristiani non possono riunirsi e pregare in maniera sicura. I cristiani in Egitto, Cina, Iraq, India, alcune parti dell’Africa e dell’Indonesia - per citare alcuni esempi - devono stare nell’ombra quando vanno in chiesa, devono evitare certe persone, raggiungere i luoghi di culto per vie traverse, affrettarsi per affollare una chiesa tenuta al buio. Molti sperano che non vi siano bombe che esplodano durante il culto oppure che non vi siano terroristi o poliziotti ostili che facciano irruzione, infine si augurano di poter tornare a casa sani e salvi. Secondo la Conferenza internazionale sulla libertà religiosa, che si è svolta lo scorso settembre a Washington e che ha riunito rappresentanti ortodossi, protestanti, cattolici, ebrei e islamici, i cristiani sono diventati i rappresentanti della confession