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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Enrico è stato più forte della sua disabilità

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Enrico Cancelli è un ragazzo di trieste affetto dalla sindrome di Down che è riuscito a sferrare un calcio alla sua patologia. All’esame di maturità ha ottenuto la votazione di 100 centesimi. DIPLOMA PROFESSIONALE – La svolta per lo studente è arrivata nel 2009, quando ha iniziato ad utilizzare una tecnica che consente di colmare il gap tra capacità cognitiva ed espressiva. Ne parla Il Piccolo in un articolo a firma di Cristina Serra: Mentre stringe tra le mani il suo “attestato di maturità”, Enrico sorride tra il perplesso e il malizioso. Lo stesso sorriso che regala qualche minuto dopo, mettendosi in posa per le foto con l’insegnante e la commissione. L’esame di maturità è per tutti una sfida e, insieme, il primo vero appuntamento con la vita. Per Enrico Cancelli, gli appuntamenti con la vita sono iniziati ben prima. La sindrome di Down, unita a un severo deficit di comunicazione, ha trasformato in una salita dura quello che per altri è un normale percorso di vita. Ma la resilienz

Zondle e un giochino sull'Antico Testamento

Zondle offre la possibilità di creare giochi da utilizzare nell'insegnamento. Vi faccio vedere un giochino che ha come tema l'Antico Testamento. <p><p><a href='http://www.zondle.com'>zondle - games to support learning</a></p></p> zondle - games to support learning

Alla ricerca del Bosone (e del senso della vita)

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[...] E infine pare che il Bosone l’abbiano preso. Pare che abbiano trovato, dunque, l’elemento che sta al principio della materia. L’elemento senza il quale non si capiva bene come stava su il resto. Quel che esserci doveva, anche se non si riusciva a vedere. A ben pensarci, ogni mattina ognuno di noi cerca il suo Bosone. L’elemento che, anche se non si vede, c’è per tener su – per quanto precariamente – la materia che compone tutto il teatro delle cose e degli eventi. Dagli scienziati che si sono impegnati così a lungo e dalle istituzioni che li hanno sostenuti arriva un invito a noi tutti, che esce dai limiti del valore della scoperta e dei suoi possibili sviluppi. È un invito potente. Un richiamo alto e al tempo stesso feriale. Solo chi vuole esser sordo non lo intende. E parla d’altro. E fa finta di niente. Ma chiunque abbia in sé ancora traccia di quella umanità che in qualcosa accomuna gli eroi di Omero e un ragazzetto del Duemila, intende che in questa scoperta e nelle sue moda

Cosa vuol dire essere umani

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‎" Non si dica più "ha mentito, è umano; ha rubato, è umano". Questo non è il vero essere umani. Essere umani vuol dire esseri generosi, volere la giustizia, la prudenza, la saggezza, essere a immagine di Dio. Il peccato non è mai solidarietà, è sempre assenza di solidariet à." (Papa Benedetto XVI al clero di Roma, il 18 febbraio 2010)

Alla ricerca della pace

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Periodo di vacanze. Tutti (per lo meno chi se lo può permettere) alla ricerca di un po' di pace, lontani dalla frenesia della città, dei tempi troppo stretti, del correre. Non mi sembra che l'obiettivo si raggiunga sempre, quello della pace intendo. Che cos'è la pace? Come si può cercare qualcosa che non si sa definire? L'essere in pace con se stessi è davvero la pace? Prendo in prestito alcuni pensieri di Roberta Vinerba , pubblicati su " Noi. Genitori & Figl i", supplemento di Avvenire del 24 giugno 2012. «La pace del mondo è sinonimo di stare bene con se stessi, una sorta di mantra ripetuto dai cattivi maestri che vogliono farci credere che la misura del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto sia la sensazione di galleggiamento nel nulla, di assenza di problemi, di sospensione del tempo. La pace come assenza. [...] la pace che dà il Signore è tutt'altro che svuotamento, è abitata dalla presenza di Dio e in Lui di tutta me stessa e di tut

Oltre i limiti

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Mi capita spesso di ricordare ai miei alunni che dobbiamo avere il coraggio di riconoscere i nostri limiti. Soltanto facendo i conti con essi possiamo aprirci alla possibilità che diventino occasione di crescita. Lo so, nessuno di noi ha piacere nel riconoscere le proprie incapacità, eppure i limiti fanno parte della nostra vita. Ci inventiamo mille e mille modi per sentirci onnipotenti e invincibili (pensate alla droga o all'alcool) e finiamo invece per ritrovarci nudi, come Adamo ed Eva dopo il peccato, cioè ancora più fragili e disperati. Voglio proporvi un video che può aiutare la riflessione: si può andare oltre i limiti a condizione che diventino occasione di pensare alla propria vita in modo diverso. Vedendo noi stessi come un miracolo, come un dono, come possibilità di bellezza;pensandoci come destinatari di un amore che ci supera e ci nobilita (quello di Dio, perché no?!!!), forse i limiti potrebbero non farci più paura. Buona visione!!!

Applicare effetti artistici alle foto

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MessMyPhoto è un editor online che permette di applicare diversi effetti alle nostre immagini, con la possibilità di salvare nel computer le nostre "creazioni". Per vedere alcuni degli effetti possibili, cliccate qui . Cliccando sull'immagine potete invece accedere al sito.

La scrittura sta morendo

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Così intitolava il quotidiano tedesco Bild che ha lanciato l'allarme per l'eccessivo uso di computer e sms che fa sì che quasi nessuno usi più la penna. Secondo uno studio inglese un adulto su tre negli ultimi sei mesi non ha scritto nulla a mano. "Ormai si comunica solo usando le tastiere", lamenta Bild, "sia che si mandino sms o email". Il giornale ha evidenziato che in Germania l'85% delle aziende lavora con il computer e il 79% dei tedeschi ne possiede uno mentre è sempre più diffuso l'uso dei sofisticati mezzi di comunicazione mobili a tastiera. Nel 2011 sono stati venduti in Germania 12 milioni di smartphone, con un aumento delle vendite del 31%. "Ormai la scrittura a mano viene utilizzata solo per firmare", rileva il giornale, sottolineando che così facendo si diminuiscono le attività cerebrali. La massa cerebrale attivata quando si scrive a mano costituisce infatti un terzo del volume del cervello, spiega Bild, mentre la rinunci

Da Todmorden una proposta molto interessante

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Letto su Popotus del 28 giugno 2012. Vi occorrono i broccoli? Potete raccoglierli vicino alla stazione ferroviaria. Le patate, invece, sono in un’aiuola accanto al commissariato di polizia. E se avete bisogno di profumare le pietanze con menta, timo o rosmarino, li troverete senz’altro nei giardini dell’ospedale. Siamo a Todmorden (contea del West Yorkshire, Regno Unito), che oltre ad essere un delizioso borgo di epoca vittoriana con quindicimila abitanti, è un esempio straordinario di città­orto, dove frutta e verdura vengono seminati non solo nei terreni privati, ma soprattutto in quelli pubblici: dai parchi alle aiuole dei giardini, di qualsiasi dimensione siano. Chiunque può farlo e chiunque può approfittare, al momento del raccolto, dei doni della terra. Così, passeggiando per le vie con un paniere sotto il braccio, si può fare la spesa senza tirar fuori un centesimo, raccogliendo cavoli, carote, cipolle oppure ribes, fragole, mele e lamponi. È possibile perché tutti gli abit

Uscire da se stessi per ritrovarsi

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La logica umana  ricerca spes­so la realizzazione di se stessi nel po­tere, nel dominio, nei mezzi poten­ti. L’uomo continua a voler costrui­re con le proprie forze la torre di Ba­bele per raggiungere da se stesso l’altezza di Dio, per essere come Dio. L’Incarnazione e la Croce ci ricor­dano che la piena realizzazione sta nel conformare la propria volontà umana a quella del Padre, nello svuotarsi dal proprio egoismo, per riempirsi dell’amore, della carità di Dio e così diven­tare veramente capaci di amare gli altri. L’uomo non trova se stesso rimanen­do chiuso in sé, affermando se stesso. L’uomo si ritrova solo u­scendo da se stesso; solo se u­sciamo da noi stessi ci ritrovia­mo. E se Adamo voleva imitare Dio, questo di per sé non è male, ma ha sbagliato nell’idea di Dio. Dio non è uno che vuole solo grandez­za. Dio è amore che si dona già nel­la Trinità, e poi nella creazione. E i­mitare Dio vuol dire uscire da se stesso, darsi nell'amore.  Benedetto XVI, udienza di mercole

Due milioni di anni di parole. Speriamo non tutte a vanvera!!!

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Quando l’uomo ha incominciato a parlare? Ho letto nell'articolo di  Fiorenzo Facchini   pubblicato su   Avvenire   del 26 giugno 2012 che m olti autori ritengono il linguaggio una prerogativa dell’uomo anatomicamente moderno, sviluppatosi in Africa intorno a 100.000 anni fa. Ma vi sono buoni argomenti, di carattere anatomico, archeologico e culturale, che depongono per un’acquisizione molto antica del linguaggio, inteso come capacità di emettere suoni articolati con contenuto simbolico. Lo suggeriscono l’abbassamento della laringe, desumibile dalla morfologia della base cranica di esemplari di Homo erectus, per fare spazio alla emissione dei suoni, e soprattutto sembrano attestarlo le impronte nell’endocranio delle aree cerebrali del linguaggio (di Broca e di Wernicke nell’emisfero sinistro), riconoscibili già in Homo habilis.  È   poi da sottolineare la particolare relazione tra la tecnologia e il linguaggio, specialmente per la trasmissione della tecnica di lavorazione della pi