Non chiamatela ingegnere. Suor Celine, voce squillante e risata contagiosa, scuoterebbe la testa e immediatamente preciserebbe: «Io di ingegneria e costruzioni non sapevo proprio un bel niente». Fino al 2004, almeno. Quando la Congregazione delle Suore Terziarie di San Francesco l’ha “scelta”. Missione: entrare nel team di progettisti e tecnici impegnati nella costruzione del primo centro di cardiochirurgia di tutta l’Africa Centro Occidentale, l’ospedale di Shisong, realizzato dall’italiana Associazione bambini cardiopatici nel mondo. E coordinarlo. Suor Celine, al secolo Celine Epie Mbolle, era tra i banchi di scuola quando le hanno dato la notizia. Perché di mestiere lei – nata e cresciuta in Camerun, da una famiglia che non poteva permetterle scuole facoltose, tanto meno l’università – ha sempre fatto l’insegnante: lezioni di economia domestica, precisamente, e di corretta alimentazione impartite ai ragazzini, ma spesso anche alle loro mamme, fuori dagli orari scolas