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Visualizzazione dei post da 2021

Una sola parola: Umanità

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Mentre l'anno sta per concludersi, condivido questa riflessione:  Finisce l’anno e arriva il momento di staccare gli ultimi 'post it' dalla bacheca dei giorni. Resta il panno verde o il compensato sottile, vuoto come la vecchia lavagna delle medie, appena pulita. Il gessetto bianco la dividerà in due, da una parte i buoni, cioè i ricordi da vetrina. Dall’altra i cattivi, le situazioni che vorresti non aver vissuto.  Lutti e malattie a parte, sono gli amori deludenti, gli amici che senti lontani, le persone per cui credevi di essere importante e invece eri uno dei tanti. Perché il dolore può essere solitario, ma la felicità è plurale, si alimenta di pensieri condivisi, di sogni comuni, di complicità. E l’io da radice diventa pianta solo quando ha il coraggio di lasciare spazio al 'noi', di rallentare il passo, di gioire per un successo non suo. Guardandoci indietro appare chiaro: nel 2021 ai titoli di coda i momenti più belli sono stati quelli regalati agli altri, pi

Non siamo soli

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Un ateo e il Natale

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Una bellissima pagina su Maria del filosofo francese Jean Paul Sartre.  Scrisse queste righe per il Natale del 1940, quando si trovava nel campo di prigionia di Treviri, dove rimase fino al 1941. Quanto è lontano questo testo dall'esistenzialismo senza prospettive soprannaturali di cui diverrà maestro!  In fondo ognuno di noi ha la capacità di cogliere il soprannaturale e più che pretendere risposte dalla religione, dovremmo chiederle che ci aiuti a farci le domande giuste, quelle che ci incamminano verso il senso da dare alla vita. Da questa disponibilità l'incontro con Dio arriverà come grazia.  Queste righe sono di una tenerezza incredibile verso la figura di Maria. E' attraverso di lei che possiamo cogliere la meraviglia di questo Dio che si fa toccare. « Ciò che bisognerebbe dipingere sul viso di Maria è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne e il frutto del suo ventre. L’ha port

Come leggere la Bibbia

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Devo dire che tali e tanti sono gli impegni scolastici e di altro genere, che faccio sempre più fatica a tenere aggiornato il mio blog. Nel frattempo non è che non abbia fatto nulla 😁. Condivido una infografica che proporrò agli studenti di prima media, per un percorso di scoperta della Bibbia.

Santa Teresina di Lisieux

Ieri, mentre andavo ad una riunione a scuola, durante il viaggio in auto, sintonizzata su radio1 mi capita (ma credo che mai nulla capiti per caso) di sentire un bel racconto su Teresina di Lisieux, conosciuta anche come Santa Teresa del Bambin Gesù. Devo dire che ho apprezzato la delicatezza con cui è stata raccontata la sua storia nella trasmissione "Jack Folla, un dj nel braccio della morte". Mentre ascoltavo pensavo che avrei voluto condividere questo momento con i ragazzi del Liceo, tanto quelli di seconda, con i quali stiamo parlando dell'amore cristiano e con quelli del terzo, a cui sto proponendo un percorso sull'essere giovani.   Cliccando qui , si aprirà la pagina di Cathopedia dedicata a questa piccola-grande santa .  

De-umanizzazione

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Nell'abbraccio di questa giovane donna (che ha perso la vita nell'attentato all'aeroporto di Kabul) vediamo la capacità di cura di cui sono capaci gli esseri umani. Quando riusciamo a riconoscere noi stessi nell'altro mettiamo in atto quel principio di umanità che nelle religioni è riconosciuto come La Regola d'oro: "Fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te". Quando questo principio viene meno si è capaci di compiere azioni disumane perché l'altro diventa una cosa, un nemico, un ostacolo ai miei obiettivi.  Credo che abbiamo da riscoprire e praticare questa capacità di saperci rispecchiare nell'altro. La storia, odierna e del passato, ci insegna che perdiamo la nostra umanità in tutti i tentativi che facciamo di "cosificare" l'altro: pensiamo ai lager nazisti (ma non solo), al fondamentalismo religioso e non. Diventare umani, come dico sempre, è il compito che ci spetta, e tanto più ci impegneremo in questo (e c

Ad una classe

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Alcuni studenti di scuola superiore hanno espresso il timore di non sapere se avrebbero continuato la scuola, se fossimo ritornati in dad. Che fatica questi due anni!!! Quanto ci affatica anche pensare che gli sforzi e i sacrifici fatti potrebbero non essere sufficienti.  Diventare umani è veramente un percorso difficile, perché quando la strada si fa ardua e tortuosa, l'istinto ci dice di fuggire. E ognuno fugge/sfugge a modo suo. Cosa ci può salvare allora?  Credo che, quando si fa fatica a trovare il senso (e il verso), c'è bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare: un padre, una madre, un fratello grande, un insegnante... Qualcuno però che ci voglia veramente bene. Che ci convinca del bene che desidera per noi. Riponendo fiducia nella persona giusta, non dovremmo più sentirci soli nell'affrontare i momenti difficili.  Potrebbe esserci chiesto di andare avanti, comunque. Potrebbe venirci chiesto anche in modo duro, perentorio, senza però che venga meno il rispetto della

Nuovi stili di vita per salvare la Terra

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 Per confermare che ci sono giovani che stanno modificando i loro stili di vita, affinché siano più compatibili con la difesa dell'ambiente, vi riporto alcuni stralci, adattati, da un articolo pubblicato su Avvenire del 2 ottobre 2021. Emma studia biologia alla Bicocca e a chi le dice che i giovani non vogliono fare sacrifici risponde: «Sono disposta a rinunciare a tutto quello che serve e servirà e lo faccio ora perché non abbiamo più tempo». Te lo dice guardandoti negli occhi mentre con le mani tiene lo striscione che apre il corteo. Lorenzo , 20 anni, studente e lavoratore: «Uso i trasporti pubblici e quando prendo la macchina cerco di farlo in condivisione con gli altri. E non fumo – aggiunge sorridendo –. Dunque niente mozziconi da smaltire».  Maria Beatrice , 27 anni: «Ho cominciato a pensare a quello che compro per ogni ambiente della casa – spiega –. Sono partita dal bagno: eliminati tutti i prodotti con packaging di plastica». Maria Beatrice non nasconde le difficoltà di

L'opera d'arte che io sono

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Uno scultore stava lavorando col suo martello e il suo scalpello su un grande blocco di marmo.  Un ragazzino, che passeggiava leccando il gelato, si fermò davanti alla porta spalancata del laboratorio.  Il ragazzino fissò affascinato la pioggia di polvere bianca, di schegge di pietra piccole e grandi che ricadevano a destra e a sinistra.  Non aveva idea di ciò che stava accadendo: quell'uomo che picchiava come un forsennato la grande pietra gli sembrava un po’ strano.  Qualche settimana dopo, il ragazzino ripassò davanti allo studio e con sua grande sorpresa vide un grande e possente leone nel posto dove prima c'era il blocco di marmo.  Tutto entusiasta, il bambino corse dallo scultore e gli disse: "Signore, dimmi, come hai fatto a sapere che c'era un leone nella pietra?".  Da Bruno Ferrero , La vita è tutto quello che abbiamo , Elledici 2002  Lo scultore già vede in quel blocco di marmo il leone, che ha bisogno del suo lavoro di scalpello per venire fuori. Anche

Non c'è più tempo

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Dovremmo svegliarci un po' tutti. Non credo che la Terra possa aspettare ancora molto.  A scuola, parlando dell'equilibrio a cui tendono tutti i sistemi, vi ho fatto notare che tanto più elevato è il disequilibrio, tanto più è potente è la reazione. La Terra sta gridando il suo disagio, ma anche i popoli lo stanno facendo, perché lo squilibrio ambientale è causa o conseguenza di uno squilibrio sociale che si sta facendo sempre più grave. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e numerosi, perché stiamo assistendo allo scivolamento di tante persone, che fino a poco tempo fa vivevano una vita decorosa, verso la soglia della povertà.  Dobbiamo svegliarci tutti, imparando ad essere, noi occidentali, più sobri nelle richieste che facciamo. Qualcuno, nel web, scriveva che i giovani che stanno manifestando per il clima sono la generazione cresciuta nelle comodità (aria condizionata, cellulari, motorini, consolle per i videogiochi, ecc...), per cui le loro proteste son

Le prime proposte per le classi di scuola media

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PRIMA   SECONDA TERZA

Per il Liceo: la prima proposta didattica

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 Inserisco le proposte:  SECONDO TERZO QUARTO        

Un appello di pace

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Dal 12 al 14 settembre a Bologna si è tenuto il G20 Interfaith Forum.  Per tre giorni autorità religiose, intellettuali, accademici e politici si sono confrontati, in vista del G20 di ottobre, il vertice che vedrà riuniti a Roma i leader mondiali.  Cosa hanno da dire le religioni al mondo?  Eccovi alcuni punti che sono emersi da questo incontro: - nessuna religione può mai accettare di essere utilizzata per la violenza e per la guerra - l’attenzione all’altro è il vero modo per servire Dio - bisogna inaugurare il tempo del prendersi cura gli uni degli altri, altrimenti la pace e la tolleranza, che sono valori universali, non potranno realizzarsi - i Grandi della Terra si impegnino per «guarire il mondo» da guerra e ingiustizia. Il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha sottolineato che in gesti piccoli ma concreti dobbiamo affermare quanto «la sofferenza di ciascuno ci riguardi». Ha continuato dicendo che «Non possiamo perdere la consapevolezza che tragicamente ci ha dato la pand

Per cominciare

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Ispirata dal libro di S. Rossi , Menti critiche, cuori intelligenti. Educare alla cittadinanza con 40 card dell'empatia , Pearson 2020, ho pensato di introdurre il nuovo anno scolastico proponendo, attraverso un'immagine ed una storia, alcune parole su cui riflettere. Queste parole faranno da cornice ai percorsi che verranno costruiti per le diverse classi. "Fare scuola" non è, parafrasando Plutarco, riempire le teste, ma accendere fuochi. Impresa ardua, che non riguarda solo il docente, ma anche l'alunno, perché per appassionarsi non basta un bravo trascinatore, ma è necessaria anche la disponibilità ad aprirsi alla passione. La noia, di cui a volte siamo vittime, è frutto di una rinuncia a ricercare dentro (soprattutto) e fuori di noi quel qualcosa che può "accenderci". La rinuncia molte volte, se non sempre, è conseguenza della paura di rimanere delusi, di soffrire, di "faticare". E invece c'è bisogno di scuotersi, di accettare le pro-vo

Durante l'ora di religione ho sempre, orgogliosamente, fatto altro

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Alcuni spunti interessanti dalle pagine di questo libro  E. Fuksas ,  Ama e fai quello che vuoi , Marsilio 2020, pp. 41- 43. Offriranno un'occasione di confronto, una volta ritornati a scuola. «Amazon mi recapita la Bibbia di Gerusalemme, e i quattro Vangeli commentati dai migliori filologi in circolazione. [...]  Scopro con profonda vergogna che i Vangeli sono la Bibbia. Come lo sono le Lettere degli Apostoli, la Genesi.... Mi sconvolgo definitivamente quando capisco che anche il Cantico dei Cantici è la Bibbia. Cioè quel libricino beige Adelphi che avevo letto al liceo e dedicato ai grandi amori dell'epoca! Cose dell'altro mondo. La mia ignoranza è una cosa dell'altro mondo. [...]  E' vero, ammetto: a scuola, in qualunque classe, a qualunque età, durante l'ora di religione ho sempre fatto, orgogliosamente, altro.  Alle elementari al posto del "catechismo" seguivo "materia alternativa" con una bambina musulmana e un albanese, musulmano pure

Autostoppisti sfiduciati o esploratori coraggiosi?

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Mentre sto sistemando le relazione di fine anno, mi ritorna alla mente una riflessione proposta ai ragazzi più grandi, frutto delle suggestioni raccolte dal libro di S. Rossi, Didattica cooperativa e classi difficili, Pearson 2020. Data la mia proverbiale capacità di perdermi tutto o quasi (nel senso che il più volte non mi ritrovo quello che metto da parte 😊), inserisco nel post la presentazione preparata appositamente. Così sono sicura che la ritrovo 😂.

Il mio saluto ai ragazzi del Liceo

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Vi offro, come mia abitudine alla fine di ogni anno scolastico, un frase che vuole essere una raccomandazione, ma anche un augurio per i vostri giorni di spensieratezza estiva.     Vi lascio anche queste frasi:  Ci vorrebbe più rispetto Ci vorrebbe più attenzione Se si parla della vita  Se parliamo di persone  Siamo il silenzio che resta dopo le parole  Siamo la voce che può arrivare dove vuole  Siamo il confine della nostra libertà  Siamo noi l'umanità  Siamo il diritto di cambiare tutto e di ricominciare.  Ricominciare.  E anche se a volte vi sembra che la vita vi deluda, sappiate che potete essere capaci di sopportare il peso del coraggio. Ma questo richiede che non pensiate in maniera disattenta. PS: come vedete, la prof sempre quello ha in testa 🤣.

Il saluto ai ragazzi di prima

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  Sarà che giochiamo in casa (l'interprete è delle nostre zone), ma questa canzone è proprio carina.  Guarda caso poi, richiama alcuni argomenti affrontati in questo anno scolastico. Riuscite a ritrovarli? Buona estate ragazzi!!!  

Il saluto ai ragazzi di seconda

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 In tema con quanto trattato in questo anno scolastico, vi auguro che impariate ad essere così forti da non permettere che le parole abbiano a ferirvi e che neanche voi abbiate a ferire gli altri con le vostre. Siate testimoni di umanità, sempre. Non dimenticatelo!!!  

Una canzone che dedico ai miei alunni di terza, a conclusione di questo anno scolastico difficile

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Qualunque sogno, qualunque progetto abbiate, sarà vero se avrete sempre a mente che la vita è un valore, che l'amore non va "disperato" e che la vita deve cambiarci in meglio. Mai rinunciare a crescere in umanità!!!   PS in bocca al lupo per l'esame!  

Curare è il primo segno della civiltà

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“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi. Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”. Questa storia

Giuseppe Flavio e la storicità di Gesù

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Uno dei più importanti documenti non cristiani che sostiene l'esistenza storica di Gesù è il “Testimonium Flavianum”, ovvero la pagina dedicata a Gesù di Nazaret dallo storico ebreo Giuseppe Flavio nell’opera “Antichità giudaiche”, scritta in lingua greca attorno al 93 d.C.  Luciano Canfora , antichista, docente di filologia greca e latina, ha analizzato questo testo ed è arrivato alla conclusione che il Testimonium (e l’attribuzione a Giuseppe Flavio) sia autentico. Il fatto che tale affermazione venga da un intellettuale marxista molto impegnato la rende ancora più interessante.  Prendo in prestito le parole di Antonio Socci che nel suo blog Lo straniero ha riportato questa notizia. Perché è importante il Testimonium?   Perché conferma l’assoluta attendibilità storica degli eventi di Gesù narrati nei Vangeli.  Il suo autore, Giuseppe Flavio, è una personalità molto rilevante. Nasce attorno al 37 d.C., appartiene a una delle principali famiglie sacerdotali di Gerusalemme ed è im

Oggi 9 maggio: Sophie e Rosario

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Il 9 maggio si celebra il centenario della nascita di Sophie Scholl, vittima del nazismo a 22 anni nel 1943. Per l'occasione è stata pubblicata una grafic novel dal titolo “Sophie, ragazza d’Europa”, disegnata da Giorgio Romagnoni, in cui due ventenni di oggi dialogano con lei. L’originale prodotto di 16 tavole, edito dal settimanale diocesano Vita Trentina e diffuso anche dal settimanale La Difesa del Popolo di Padova, è stato condiviso anche dall’associazione Rosa Bianca con il contributo di Paolo Ghezzi, studioso di Sophie Scholl: “ Questa ragazza può essere sentita come una nostra contemporanea e il linguaggio del fumetto potrà spingere tanti giovani ad appassionarsi dei grandi amori di Sophie: la libertà, la giustizia, la fraternità… ”. Oggi, 9 maggio, la Chiesa dichiarerà beato il giudice Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla mafia, come don Pino Puglisi.  Una giovane donna ed un giovane uomo trucidati da un sistema perverso (il regime nazista per la prima, l'illegalità

Bambini e diritti nell’era della Rete

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Della Convenzione sui diritti dell'infanzia abbiamo già avuto modo di parlare. Cinquantaquattro sono gli articoli che la compongono e 194 sono gli Stati che l'hanno sottoscritta. Tra i vari diritti elencati ci sono quello ad avere un nome, a essere protetti, curati e istruiti, a giocare, ma anche a esprimere le proprie idee e a conoscere i propri diritti.  Quando il documento fu approvato era il 20 novembre 1989 e Internet non era ancora stato inventato. Per questo la Carta va aggiornata. L’Onu ha allora chiesto a 709 bambini provenienti da 28 Paesi, ma anche ad alcuni esperti, quali punti andrebbero inseriti.  Con l'aiuto di Popotus , l'inserto di Avvenire (13/04/2021) per i giovani lettori, vi elenco quanto è emerso.  Tutti uguali, anche nel digitale   La possibilità di accedere a internet è diventata molto importante: negli ultimi mesi grazie alla Rete è stato possibile continuare a fare lezione, anche quando le scuole sono state chiuse, o vedere i nonni e gli amici

Il re dei versi

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Sappiamo che san Francesco passò a San Severino Marche. Vi ho già raccontato dell'episodio dell'agnellino ed ora aggiungo alla storia un altro tassello.  Le fonti francescane dicono che, durante il soggiorno di Francesco a San Severino nel 1212, avviene la conversione di Guglielmo da Lisciano, un trovatore noto come il “re dei versi”. L’incontro con Francesco risulta determinante per Guglielmo che decide di cambiare vita, assumendo il nome di Pacifico e diventando uno dei più stretti e fedeli compagni del Poverello d’Assisi.  Nel 1217 Pacifico è, infatti, inviato in Francia per fondare l’Ordine francescano; rientrato in Italia nel 1223-1225, egli ritorna intorno al 1230 definitivamente in Francia, dove muore nel 1234. Tommaso da Celano così descrive la conversione di Guglielmo Divini nel Capitolo LXXII della Vita seconda di San Francesco:  «Vi era nella Marca d’Ancona un secolare, che dimentico di sé e del tutto all’oscuro di Dio, si era completamente prostituito alla vanità.

La Bibbia e la voce delle donne: il Libro di Rut (e Noemi)

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Prof la Bibbia racconta la storia di Dio? Ni  Prof, conosciamo Abramo, Giacobbe, Mosè.......e le donne, a parte la mamma di Gesù?  Proprio per questo vi ho presentato, vero ragazzi?, la storia di Lia e Rachele. Oggi aggiungo un'altra storia ed una riflessione. Mi faccio aiutare da L. Bruni che su Avvenire del 28 marzo propone un percorso di conoscenza di un libro che racconta la storia di una donna, anzi deu, Rut e Noemi.  «Il piccolo libro di Rut è tra i libri più belli della Bibbia, se non il più bello dal punto di vista narrativo. Contiene molti messaggi etici, sociali, economici e religiosi, ma prima e soprattutto è una storia meravigliosa, una stupenda novella. È una storia familiare, nuziale, è un brano della storia di Israele; ma prima ancora è una storia di donne, la storia di due donne co-protagoniste, tanto che potremmo anche chiamarlo Libro di Rut e Noemi. Perché se Rut emerge come una donna semplicemente splendida, non meno grande e affascinante è la figura di sua suo

Si può fare davvero la differenza

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Avete sicuramente visto la sua figura, di spalle, mentre in ginocchio implora i militari di non attaccare i giovani che manifestavano contro l'arresto della loro presidente, Aung San Suu Kij. Questa piccola suora ha dato una testimonianza di coraggio e di fede nella bontà dell'uomo e nella Provvidenza divina. Come cristiana non poteva certo assistere senza prendere posizione (ragazzi di terza, vi dice qualcosa?). Per saperne di più vi condivido l'articolo pubblicato su Popotus , il supplemento del quotidiano Avvenire del 2 marzo. Che cosa può fare una persona, da sola, davanti ai drammi della storia?  Niente, verrebbe da rispondere. E invece non è così. Molte volte è proprio l’iniziativa di un singolo individuo a imprimere un corso inatteso agli eventi. È una questione di coraggio, ma anche di tempestività, che è la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Quando l’ingiustizia è diventata troppo evidente, per esempio, e tutti sono davvero stanchi di quello che st

Alle radici: il Papa a Ur

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Avrete sicuramente sentito parlare del viaggio del Santo Padre in Iraq (5-8 marzo 2021).  Un viaggio difficile perché ha riguardato una terra martoriata dalle guerre, il terrorismo, le divisione; un viaggio difficile per la pandemia. Il Papa lo ha fortemente voluto per far sentire la vicinanza ai fratelli cristiani che vivono lì, tra mille difficoltà, e per rivolgere un appello a tutti i credenti per l'impegno comune al dialogo e alla pace.  Lì tutto è cominciato: in quella terra Abramo ha udito la voce del Signore. Da lì vengono i credenti delle tre religioni monoteiste. Vi riporto alcuni stralci del suo discorso a Ur:  Cari fratelli e sorelle, questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell’opera di Dio, alla nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia. Noi siamo il frutto di quella chiamata e di quel viaggio. Dio

Posso davvero fare ciò che voglio?

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A volte non capiamo realmente il significato delle regole che ci vengono imposte, perché non riusciamo a vedere quanto siano utili e possano proteggerci.  Non parlo solo del fatto di dover indossare una mascherina in una strada vuota o di non poter andare a scuola con un top. Queste sono cose che possono influire anche su altre persone.  Parlo di tutte le volte in cui vogliamo mettere da parte tutte le questioni personali che sembrano influire solo su di noi.  Giustizia per tutti   La frase “Ho il diritto di…” esprime una comprensione ridotta e limitata dalle legge e della giustizia.  È vero che la giustizia consiste nel veder rispettati i nostri diritti e le nostre libertà, ma è anche vero che sulla giustizia si basano i nostri rapporti con gli altri : quello che devo loro e quello che ho diritto di esigere da loro.  Questa concezione molto valida è ereditata da una tradizione antica, che è stata trasmessa nel corso della storia da Aristotele e San Tommaso d’Aquino ai moralisti e ai g