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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

HOLYween … LA VERA FACCIA DI HALLOWEEN

Sentinelle del Mattino rilancia Holyween, l’altra faccia di Halloween, il modo originale dei cristiani di vivere la Festa di Ognissanti. Il nostro mondo è pieno di Santi e pochi se ne accorgono. Non sono fantasmi che si aggirano nelle città, come vorrebbe la tradizionale festa pagana, ma si tratta di persone vere, che sono in mezzo a noi, che si impegnano e vivono con decisione e concretezza la propria vita cristiana. Non fanno miracoli, ma sono persone che lasciano il segno, sono Santi! Il 31 ottobre, dunque, diventa il giorno per ricordare queste persone e l’invito è quello di esporre su porte di case, uffici, oratori e scuole le foto di un Santo, così come si fa in molte città americane che rievocano l’esempio di Cassie Bernall, la giovane studentessa assassinata nel massacro di Colombine del 1999 per aver affermato, davanti al killer, «sì, io credo in Dio». Da questo punto di vista, la notte che ha assunto i connotati di festa e di momento di trasgressione assume un significato di

Stefano, il primo martire

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Il termine martire (dal greco μάρτυς, mártys - testimone) indica colui che ha testimoniato la propria fede in Cristo fino all'effusione del sangue. Si tratta in genere di cristiani vissuti in un contesto sociale ostile, che furono messi a morte in odio alla fede cristiana dalle autorità, dai tribunali, o uccisi da persone private. Il "martire" è il "santo" per eccellenza nella concezione della Chiesa antica e solo in seguito altre categorie di santi si sono aggiunte ai martiri. La lista dei martiri cattolici è riportata nel Martirologio. Nel Nuovo Testamento la figura principale di martire è Stefano, detto appunto Protomartire perché fu il primo a morire per amore a Cristo e per la fede in lui. È anche l'unico martire la cui passio sia stata narrata dettagliatamente in un libro canonico, gli Atti degli Apostoli. Il martirio di Stefano fa iniziare una persecuzione più ampia della quale furono vittime i cristiani di lingua greca (ellenisti), che provocò una d

Il coraggio di Malala

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Da Popotus , supplemento di Avvenire dell'11 ottobre 2012. Aveva coraggio da vendere, Malala. A solo undici anni questa ragazzina pachistana, dal sorriso mite e gli occhi profondi, ha preso un computer e ha iniziato a scrivere. Mentre i taleban – il gruppo di estremisti che basandosi su una errata interpretazione dell’islam vogliono imporre la religione con la forza – distruggevano tutte le scuole della regione in cui vive, Malala ha deciso di combattere la sua battaglia a colpi di parole. «Abbiamo paura dei taleban. Siamo in pericolo. Dobbiamo andare di nascosto a scuola, senza indossare le uniformi perché non capiscano che siamo studentesse», denunciava sul suo blog, il “diario” che teneva sul sito internet dalla Bbc, il più importante mezzo di informazione britannica. «Stanno distruggendo le nostre scuole», ripeteva spesso. A tre anni di distanza, quegli stessi taleban hanno deciso di vendicarsi. Malala, oggi quattordicenne, è stata aggredita da un uomo che le ha sparato due

Vivere da cristiano: la testimonianza che diventa martirio

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Dedico ancora un post a don Pino Puglisi. Le parole che seguono e che pronunciò a Trento, due anni prima di morire, esprimono in modo chiaro cosa voleva dire per lui vivere da cristiano. «La testimonianza cristiana è una testimonianza che diventa martirio. Infatti testimonianza in greco si dice martyrion . Dalla testimonianza al martirio il passo è breve, anzi è proprio questo che dà valore alla testimonianza." Essa servirà a dar fiducia "a chi, nel profondo, conserva rabbia nei confronti della società che vede ostile… A chi è disorientato, il testimone della speranza indica non cos’è la speranza, ma chi è la speranza. La speranza è Cristo, e si indica logicamente attraverso una propria vita orientata verso Cristo». Vi propongo anche la visione di questo cartone su don Pino Puglisi.  

Strategie per allenare la volontà

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Da Noi - Genitori e Figli , supplemento ad Avvenire del 30 settembre 2012: La volontà ci aiuta a raggiungere traguardi e a superare i traumi subiti. Ma questa forza che spinge a cercare sempre una soluzione ai problemi e una via d'uscita è una disposizione che va costantemente "allenata". Vediamo con quali strategie, grazie al contributo dello psicoterapeuta Carlo Lazzari. Imparare a prendere un impegno preciso. Uno studio scientifico della New York Unlversity ha dimostrato che quando ci si pone obiettivi precisi la probabilità di farcela a raggiungerli è superiore del 40%. Esempio: fissare un determinato giorno della settimana la lezione di inglese funziona meglio che programmare genericamente un ripasso di questa lingua. Procedere per gradi.  Fondamentale stabilire un traguardo molto chiaro e poi preparare una sorta di percorso strada" a tappe monitorando costantemente difficoltà, paure, ma anche successi. Cosi ci si sente capaci di tenere sotto contro

La Legge di Dio e la libertà

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La Legge di Dio è la sua Pa­rola che guida l’uomo nel cammino della vita, lo fa uscire dalla schiavitù dell’egoismo e lo introduce nella «terra» della vera libertà e della vita. Per questo nella Bibbia la Legge non è vista come un peso, una limitazio­ne opprimente, ma come il dono più prezioso del Signore, la testimo­nianza del suo amore paterno, della sua volontà di stare vicino al suo po­polo, di essere il suo alleato e scrive­re con esso una storia di amore. Co­sì prega il pio israelita: «Nei tuoi de­creti è la mia delizia, / non dimenti­cherò la tua parola. (...) Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, / perché in essi è la mia felicità» ( Sal 119,16 .35 ). Nell’Antico Testamento, colui che a nome di Dio trasmette la Legge al popolo è Mosè. Egli, dopo il lungo cammino nel deserto, sulla so­glia della terra promessa, così pro­clama: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affin­ché le mettiate in pratica, perché vi­viate ed entriate in possesso della terra che

La parabola del figliol prodigo

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Da "Preferisco il Paradiso", la parabola del Figliol prodigo. Troviamo il testo in Lc 15, 11-32 . La parabola offre diversi spunti di lettura: dal comportamento del figlio minore a quello del figlio maggiore, per non parlare della figura del padre, che è al centro di tutta la storia. Vi propongo solo alcune questioni su cui riflettere: - Cosa cercava il figlio minore? dove pensava di trovarlo? - Se aveste vissuto un'esperienza simile, cosa ne avreste ricavato? - Quali potrebbero essere le parole-chiave della parabola? - Questa parabola può dirci qualcosa sulla felicità?

Don Benzi ai giovani

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Don Oreste Benzi è stato il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII e suo Responsabile Generale fino al 2 novembre del 2007, giorno della morte. Era nato il 7 settembre 1925 a S. Clemente, un paesino sulle colline romagnole vicino a Rimini, da una povera famiglia di operai, settimo di 9 figli. Fu un sacerdote appassionato di Cristo e vicino agli emarginati e bisognosi. Con la disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani, don Oreste guidò l'apertura della prima Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII a Coriano, vicino a Rimini, il 3 luglio 1973. L'inedito che Avvenire ha pubblicato il 9 ottobre 2012 è proprio un invito ai giovani, affinché si ribellino, ma solo con la vita, alle brutture di questo mondo. Ve lo propongo: «Io dico spesso ai giovani che sempre più fre­quentemente incontro: 'Ribellatevi, non con la violenza, ma con la vita, senza mai demordere. Siate come un rullo compressore vivente che non la­scia tranquillo nessuno. Non scendete a compro­

Il Catechismo online

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Il si­to www.educat.it , è una «porta digitale» spa­lancata su uno degli stru­menti più preziosi per co­noscere la fede cristiana, ali­mentare il confronto attorno ai contenuti del credo e accompa­gnare nella crescita personale e comunitaria: il Catechismo. Leggo su Avvenire di ieri: Un porta­le, quindi, voluto proprio in linea con quanto espresso da Benedetto XVI nel­la lettera apostolica «Porta fidei», che indiceva l’Anno della fede in occa­sione, anche, del 20° anniversario del Catechismo della Chiesa cattolica. Un portale, i­noltre, che non attinge a nuovi testi ma offre una modalità nuo­va di fruizione dei documenti, permettendo una ricerca e un confronto trasversale, come spie­ga il segretario generale della Cei, il vescovo Mariano Crociata. «E­ducat. it – scrive il presule nella presentazione – offre a tutti una nuova forma di accesso digitale ai Catechismi, anche in linea con le nuove richieste dalla didattica di bambini e ragazzi. Il sito pre­senta tutti i testi dei Catech

L'Anno della fede

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Ero a Loreto giovedì 4 ottobre. Mio marito mi ha offerto un bel modo di ricordare i 25 anni di matrimonio accompagnandomi alla celebrazione eucaristica con la presenza di Benedetto XVI. Ci sono alcuni passi della sua omelia che propongo alla vostra attenzione: «. ..l’Incarnazione del Figlio di Dio ci dice quan­to l’uomo sia importante per Dio e Dio per l’uomo. Senza Dio l’uomo finisce per far pre­valere il proprio egoismo sulla solidarietà e sull’amore, le cose materiali sui valori, l’avere sull’essere. Bisogna ritornare a Dio perché l’uomo ritorni ad essere uomo. Con Dio an­che nei momenti difficili, di crisi, non viene meno l’orizzonte della speranza: l’Incarna­zione ci dice che non siamo mai soli, Dio è entrato nella nostra umanità e ci accompa­gna ». « Ma il dimorare del Figlio di Dio nella «casa vivente», nel tempio, che è Maria, ci porta ad un altro pensiero: dove abita Dio, dobbia­mo riconoscere che tutti siamo «a casa»; do­ve abita Cristo, i suoi fratelli e le sue sorelle

Pinocchio e l'inganno di una falsa promessa di felicità

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Cerchiamo tutti la felicità. La cerchiamo nei luoghi o nelle occasioni più disparate…anche disperate (la droga, ad esempio, il bere fino a stordirsi, e tanto altro ancora). Cosa vuol dire essere felici? Come si fa ad essere felici? Sono queste le domande che stanno accompagnando l'unità di lavoro dei ragazzi delle terze medie. Ripropongo la riflessione su Pinocchio così come proposta della seieditrice . Un'occasione che rioffro ai miei alunni per rivedere quanto trattato a scuola, e una proposta per i colleghi. Cliccare sull'immagine per accedere al materiale.   Lucignolo e Pinocchio visti dal pittore, disegnatore e illustratore Libico Maraja

Lascia perdere chi ti porta a mala strada

Don Pino Puglisi venne ucciso dalla mafia nel giorno del suo 56/o compleanno. Era il 15 settembre del 1986. Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il decreto relativo al martirio di Puglisi perchè ucciso «in odio alla fede». Per questo verrà dichiarato beato. Dopo le indagini, mandanti dell’omicidio furono riconosciuti i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano. Quest’ultimo fu condannato all’ergastolo per l’uccisione di don Puglisi il 5 ottobre 1999, mentre il fratello Filippo, dopo l’assoluzione in primo grado, fu condannato in appello all’ergastolo il 19 febbraio 2001. Condannati all’ergastolo dalla Corte d’assise di Palermo anche Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, gli altri componenti del commando che aspettò sotto casa il prete. Poiché a scuola stiamo parlando di questo sacerdote, della sua fede e del suo costante impegno evangelico e sociale nel quartiere Brancaccio di Palermo, vi propongo un documentario

Ildegarda di Bingen è dottore della Chiesa

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Sant’Ildegarda di Bingen oggi viene proclamata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI. Ultima di dieci fratelli, Ildegarda nacque a Bermersheim vor der Höhe, vicino ad Alzey, nell’Assia-Renana, nell’estate del 1098, morì il 17 settembre 1179. Molteplici i suoi interessi: di scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice.Ma soprattutto fu monaca e teologa. Si occupò anche di scienze naturali e nonostante i suoi molteplici interessi non venne mai accusata di stregoneria, considerata l’autorevolezza della persona e in particolare la sua santità. «Oggi l’esemplarità di Ildegarda, già coltivata nell’alveo delle discipline accademiche (teologia, filosofia e medicina), trova un riscontro ampliato in ambiti di pensiero di più recente configurazione o prassi: la musica medievale e lo studio dell’arte miniata, la fitoterapia e l’erboristeria, la concezione olistica della creat

Modifica le tue foto su Internet con piZap

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PiZap è un servizio online gratuito che permette di modificare immagini e foto, senza bisogno di scaricare nulla sul PC o registrarsi. Con piZap è possibile: - Creare dei collage - Modificare foto - Creare degli sfondi personalizzati Il servizio possiede tutte le classiche funzioni dei programmi di fotoritocco, ed anche qualche piacevole aggiunta: - Ridimensiona - Ritaglia  - Aggiusta saturazione, luminosità e contrasto - Scrivi sulle foto - Decora le foto con oggetti (barba, baffi, capelli, ecc.) - Aggiungi nuvolette in stile fumetto

L'educazione e la felicità

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« Nell’edu­cazione le parole servono a poco. L’educazione è fatta di testimo­nianza. Misteriosamente i bambi­ni ci guardano e, attraverso senso­ri misteriosi, registrano il nostro cuore, la risposta che diamo alle grandi domande sulla vita. Per que­sto abbiate a cuore voi stessi e l’e­ducazione diventa una cosa sem­plice. Non confondiamo mai lo strumento con lo scopo, la strada con la meta che è l’educazione. Lo scopo è un uomo felice di essere al mondo, un bambino che diven­tando grande senta amica la vita ». Franco Nembrini , rettore del centro scola­stico “La traccia” di Calcinate

Dio e l'uomo secondo Gesù

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[...] Gesù poi – rivelandoci, attraverso il mistero della sua passione e della sua gloria, che anche l’umiliazione, la sofferenza, la morte trovano posto in un disegno d’amore che tutto riscatta e alla fine conduce alla gioia – ci preserva anche dalla follìa di chi arriva a ipotizzare, fondandosi sulla sua stessa personale esperienza, che un Dio probabilmente esiste; ma, se esiste, è malvagio e causa di ogni malvagità. È il sentimento espresso, per esempio, nella spaventosa professione di fede di Jago nell’Otello di Verdi all’atto secondo: «Credo in un Dio crudel che m’ha creato simile a sé». Il Dio che ci è fatto conoscere dal Redentore crocifisso e risorto, è un Dio che ci vuol bene e, come dice san Paolo, fa in modo che «tutto concorra al bene per quelli che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (cf. Rm 8,28); tutto concorre al nostro bene anche quando noi sul momento non ce ne avvediamo. È la verità consolante ed entusiasmante che Gesù ci confida, quasi suprema sua eredità, n