Il peso delle parole
Un vecchio ebreo, giunto a tarda età con la mente e la vista appannate, non riusciva più a leggere il suo libro di preghiere e la memoria, dopo aver iniziato anche l’orazione più comune, latitava e si confondeva. Allora decise di fare così: «Reciterò ogni giorno al mattino e alla sera l’alfabeto ebraico per cinque volte e tu, Signore, che conosci tutte le nostre preghiere, metterai insieme le lettere perché compongano le orazioni che non so più ricordare e dire». Molte volte noi mettiamo insieme le parole senza dargli un senso, oppure, il senso glielo diamo, ma forse sarebbe stato meglio per noi non aver parlato. Quante volte, a scuola, c'è chi si lamenta per le battute dei compagni, oppure chi parla e straparla, senza rendersi conto (spero) di essere fastidioso, se non indisponente. Vi dico sempre che le parole hanno un peso, che dovremmo pensare di più a quello che diciamo. Dio, nel racconto di Genesi, crea con la sua parola (vi ricordate: "E Dio disse..."?), e visto