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Un professore scrive ai suoi alunni

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Cari studenti, Perdonateci se vi disturbiamo con queste due righe. In questo periodo, io e i miei colleghi vi troviamo particolarmente irrequieti e poco attenti. So che da quando stiamo vivendo questa situazione pandemica, la vostra e nostra vita è radicalmente cambiata e che dopo mesi di didattica a distanza, non vedevate l’ora di comunicare dal vivo la vostra gioia d’essere di nuovo in classe, di essere di nuovo tra i vostri amici. E se i vostri amici sono vicini a voi cosa fate? Non ci parlate? Non avete forse voglia di far sorridere gli occhi dei vostri compagni? Capiamo, che se tra voi, non vi è più un click o uno schermo, sembra quasi che dobbiate recuperare il tempo perduto durante i mesi precedenti, dove la socialità è venuta a mancare. Quella socialità che è fondamentale per la vostra crescita. Tutto questo è molto comprensibile, ma vorrei porvi alcune domande. Se non ci ascoltate, per che cosa venite in classe? Se non ci ascoltate per cosa ci siamo laureati? Se chiacchiera...

Se Alexéi per studiare si arrampica su un albero

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L'altro giorno, durante i consigli di classe, alcuni genitori facevano notare che tenere le finestre aperte in aula avrebbe forse salvato i loro figli dal covid, ma non dalla bronchite. Purtroppo le aule scolastiche non hanno sistemi di filtraggio dell'aria e stare in 25, 26 e più in un'aula non è il massimo. E' anche vero che questa epidemia sta mettendo a dura prova i nervi di tutti, però si dovrebbe cercare un po' di equilibrio, soprattutto se pensiamo a chi è messo in condizioni peggiori di noi. Ho letto su Avvenire di qualche giorno fa la storia di un ragazzo che, per seguire le lezioni non solo rischia la bronchite, ma anche di rompersi l'osso del collo.  Da Avvenire del 26/11/2020, articolo di LUCIA CAPUZZI   Il tragitto dalla casa all’aula è di 308 metri. Una distanza minima in apparenza. Se non fosse che gli ultimi otto metri sono da percorrere in verticale. Tanta è l’altezza dell’albero di betulla che, ogni giorno, Alexéi Dudoladov deve scalare con il...

No a facce da funerale. Parola di Papa Francesco

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Si sa, le barzellette che si raccontano i preti sulle “cose di Chiesa” sono tra le più divertenti. E le più autoironiche. Fede, preghiera, cibo, ritiri spirituali, c’è chi perfino riesce a fare la voce perfetta del proprio vescovo: e infatti i parrocchiani di “ogni dove” le tramandano di padre in figlio, di catechista in catechista. Umorismo per fortuna sdoganato da papa Francesco che fin dall'inizio del suo pontificato ha messo in guardia il fedele dall'essere troppo triste e dall'avere «facce sfiduciate, da funerale». In un’omelia a Santa Marta riservata a un gruppo di dipendenti dei Servizi economici del Vaticano e alcuni collaboratori delle Guardie svizzere, Francesco, ad esempio, ha ricordato l’insegnamento di Paolo VI e ha parlato della gioia cristiana che nasce anche «perdendo tempo a lodare Dio». «Tante volte i cristiani – disse a braccio il papa nell'omelia con quel suo slang un po’ latinoamericano – hanno la faccia di andare più a un corteo funebre che di a...

Dai Sikh un milione di alberi piantati come dono al Pianeta Terra

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Nell'aprile di 550 anni fa, 1469, nasceva nel sultanato di Delhi, parte dell’attuale India, Sri Nanak Dev, mistico e fondatore del Sikhismo di cui è stato il primo guru. Attorno a Nanak si raccolse una comunità di discepoli (Sikh significa proprio "discepolo"), tra i quali egli scelse il proprio successore, Guru Angad. In tutto, i successori del primo guru furono dieci. Il decimo guru, Gobind Singh (1666-1708), fondò l'ordine militante dei Khalsa ("i puri") e decretò che, dopo di lui, non ci sarebbe stato un altro guru in quanto l'autorità religiosa veniva trasferita al testo sacro, l'Adi Granth, raccolta di quasi seimila inni, composti dai primi cinque guru, curata da Arjan Dev (il quinto guru) nel 1606. I principi fondamentali si ispirano ad alcuni principi dell’Induismo e dell’Islam, pur mantenendo un’ampia autonomia rispetto ai precetti di fondo. I Sikh, monoteisti, sono oggi almeno 25 milioni in India e vari altri milioni nel resto del mon...

Il presepe: mai per separare

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Da Popotus del 13 dicembre 2018 Piccolo o grandissimo, artistico o casalingo, il presepe riassume lo spirito del Natale. Ed è bellissimo prepararlo insieme, lavorare la carta stagnola per il cielo e il laghetto, decidere in che ordine mettere le pecore, trovare il posto giusto, magari un po’ nascosto, per il pastore addormentato. Di fronte alla grotta di Gesù Bambino anche chi non è lo più torna piccolo. Riscopre l’importanza della famiglia, prepara il cuore alla festa, sente il desiderio di dividere quel che possiede con chi ha meno. Perché il presepe ci dice proprio questo: che abbassarsi rende grandi, che tutti sono invitati alla festa del Signore, che gli ultimi, i più soli, sono i primi agli occhi del Padre. La Natività ci rivela l’amore folle di un Dio che si fa bambino, che pur di starci accanto accetta il freddo e la povertà, che agli applausi dei vip, degli uomini importanti, preferisce l’allegria semplice, un po’ grossolana, di chi ha le mani sporche di fatica. Per questo...

Condividere: i rischi della rete

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In questi giorni ho proposto agli alunni di seconda media una seria riflessione sui rischi della condivisione via social. Condividere, stavamo vedendo con riferimento alla nuova proposta didattica, è un bel verbo che rischia però di diventare qualcosa di poco piacevole e intelligente quando lo mettiamo in atto in modo poco critico, come spesso accade sui social. Con riferimento ai fatti accaduti a pochi chilometri da noi, e senza demonizzare nessuno, ci siamo resi conto come visualizzazioni e condivisioni in Rete creano fenomeni mediatici di dubbio gusto e dubbio talento. Certo, basta "acchiappare" quello che il pubblico vuole (e già questo, di per sé è alquanto triste e avvilente) o creare un personaggio che incuriosisca, stimoli inconfessati desideri o pulsioni, e lasciare che sia proprio questo pubblico a scatenarsi nella condivisione. Il gioco è fatto. E' nato il fenomeno del momento. Anche le fake news trovano spazio in questo impulso acritico alla condivisione. Dom...

La teoria del Big Bang sarà rinominata?

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Per riconoscere i contributi scientifici dell’astronomo belga Georges Lemaître alla teoria scientifica dell’espansione dell’universo (quella che parla del Big Bang, per intenderci), la International Astronomical Union (IAU) ha deciso di raccomandare che la legge di Hubble venga rinominata legge di Hubble-Lemaître. Padre Lemaître pubblicò le sue idee due anni prima che Hubble descrivesse le sue osservazioni in base alle quali le galassie più lontane dalla Via Lattea si allontanano più velocemente. La IAU ha affermato che la risoluzione per suggerire di rinominare la legge di Hubble è stata presentata e discussa nella sua Assemblea Generale a Vienna (Austria) ad agosto. La votazione elettronica, aperta a più di 11.000 membri, si è conclusa il 26 ottobre. Oltre 4.000 membri hanno votato, e il 78% si espresso favorevolmente. Nel 1927 Lemaître aveva calcolato una soluzione alle equazioni della relatività generale di Albert Einstein che indicava come l’universo non potesse essere statico,...

Guida essenziale all'uso di Aurasma

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Una guida per utilizzare Aurasma, l'app per realizzare immagini in realtà aumentata. Cliccare sull'immagine.

Le novità da ircprof

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Vi propongo di dare un'occhiata all'altro spazio online che curo ormai da diversi anni. Nello Spazio di profrel (ircprof.altervista.org) ho inserito nuovi giochi e attività. Cliccando sulle immagini dei mesi verrete indirizzati alle attività in questione.

Dona un neurone a un hater

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Ho scoperto una parola nuova: hater . Così è chiamato chi esprime odio nei confronti di un determinato soggetto in spazi di discussione pubblica, in particolare in quelli presenti nel World Wide Web, come i forum e siti come YouTube. Purtroppo, se questo è il significato, devo dire di essermi imbattuta in qualche hater: a volte persone insospettabili che scatenano i loro istinti più biechi proprio nei social diffamando, o sputando veleno, a destra e a manca. Quella che una volta era la pessima abitudine al pettegolezzo, alla maldicenza o all'insulto, è dal web elevata all'ennesima potenza, con effetti collaterali deprecabilissimi, come la traccia che rimane nella rete praticamente per sempre e la vastità del pubblico raggiunto. E' chiaro che quando il web diventa un luogo dove seminare odio verso qualcuno, ci può stare qualche - perdonate l'espressione - altro imbecille (perché il primo è l'hater), che potrebbe sentirsi chiamato a compiere chissà quali azioni ai d...

Il mio sito per ripassare giocando

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Nel numero di febbraio di una rivista per insegnanti di religione è stato citato il sito dove inserisco giochi e quiz. IRCProf è stato considerato come risorsa per ripassare giocando con il computer o il tablet. Sono proprio contenta!

Rethink, un software anti-bullismo

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Rethink riconosce le parole offensive e mostra una finestra che chiede a chi sta scrivendo di “ripensarci”. Può sembrare troppo semplice, eppure funziona. Secondo alcuni studi è sufficiente una semplice domanda come “sei proprio sicuro che vuoi farlo?” per indurre i ragazzi a fermarsi a riflettere. Stando alle ricerche di Trisha, la giovane (15 anni) programmatrice di Rethink,sarebbe addirittura il 90% a fermarsi e riformulare il proprio messaggio. Un successo enorme. “Steve Jobs una volta ha detto che una cosa semplice può essere più difficile di una cosa complessa. Ma quanto ci riesci muovi le montagne” ha ricordato Trisha presentando il suo software in un coinvolgente TEDxTeen a Londra lo scorso anno. Tutto è cominciato nel 2013. Trisha ha 14 anni e vive nello stato dell’Illinois. Legge sul giornale la storia di Rebecca, una ragazzina di 12 anni che in Florida si è suicidata dopo essere stata vittima di cyberbullismo. La notizia la impressiona: “Avevo il cuore spezzato – ha det...

Da "Lo Spazio di Profrel"

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Mesi di febbraio e marzo dallo Spazio di Profrel . Cliccare sulle immagini.

Creare infografiche con power point

Come creare un'infografica con power point? Ecco un'infografica che vi farà da guida.   Crea infografiche con power point from Alfacod

Migliori si può

" Migliori si può. Anche le parole possono uccidere " è una campagna sociale promossa da Avvenire , Famiglia Cristiana , la Federazione italiana settimanali cattolici e dall'agenzia pubblicitaria  Armando Testa, per dire no alla discriminazione. I volti che compaiono, trafitti da parole denigratorie che assumono la forma di proiettili, ci fanno ben capire quanto i pregiudizi facciano male. Dire "no" alla discriminazione, è dire un “sì” a una società più sensibile, attenta, accogliente. Carissimi alunni, quante volte anche la nostra scuola è ambiente poco accogliente? Quante volte le parole hanno ferito e feriscono? PS : ricordo agli adulti che è possibile aderire a questa campagna sottoscrivendola qui  da dove è anche possibile scaricare tutti i "volti trafitti". Migliorisipuò - Video con foto

Basta così poco!

A volte basta poco per far sentire agli altri la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Così gli infermieri di un reparto di un ospedale, per incoraggiare una paziente che sta per sottoporsi ad una operazione di mastectomia per tumore al seno, ballano con lei tra le corsie dell'ospedale.

La scuola che vorrei sta in Finlandia

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Siamo all’ingresso dell’istituto superiore Lauttakylän lukio, a Huittinen, in Finlandia, seguiamo dove si posa lo sguardo di trenta studenti italiani. “Io mi sento a casa in una scuola dove, appena entri, a destra l’appendi casco e soprabito e di fronte trovi le poltrone e un tavolinetto verso la vetrata. E questa è una scuola. Finlandese”. Eleonora non resiste: “I lavandini nei corridoi? Ma in tutti i piani? Ah: in tutte le aule!”. Il preside Timo annuisce e spiega che i bagni, invece, si trovano solo al pian terreno”. La dirigente Agnese Ivana Sandrin, liceo artistico Osvaldo Licini di Ascoli Piceno, si rende subito conto di essere davanti un dato di fatto: “La didattica dura 75 minuti e seguono sempre 15 minuti di pausa. Positivo, non c’è più bisogno di uscire durante la lezione, come avviene in Italia, interrompendo e perdendo tempo”. Cosa succede in queste pause? Vediamo cinque ragazze che stanno riorganizzando gli appunti sedute in quello stesso tavolinetto che tanto ha colpito...

I sacramenti: attività in lingua straniera e altro ancora

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Propongo agli alunni di seconda che stanno completando una ricerca sui sacramenti, alcune attività in una lingua che non è l'italiano. A questo link Los sacramentos en la iglesia católica troverete un libro interattivo in spagnolo che spiega i sacramenti. Per una verifica delle conoscenze, propongo alcuni quiz in lingua inglese (cliccate sulle immagini):     Cliccando invece qui , potrete accedere ad una scheda riassuntiva. Buon ripasso!

L'alloggio segreto di Anna Frank

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Entriamo virtualmente nelle stanze in cui si nascosero per più di due anni Anna con la sua famiglia, Hermann e Auguste van Pels con il figlio Peter, e il dottor Fritz Pfeffer. Il 4 agosto 1944, le SS entrarono nell'alloggio segreto e i clandestini vennero arrestati. Qualcuno li aveva traditi e mai si scoprì chi fosse stato. Solo Otto Frank sopravvisse alla deportazione, tutti gli altri clandestini trovarono la morte nei campi di concentramento. Hermann van Pels venne ucciso nelle camere a gas, Auguste venne gettata sotto un treno durante un trasporto. Gli altri morirono di stenti e a causa delle malattie. Anne e Margot, sopravvissute ad Auschwitz,  morirono a Bergen-Belsen nel marzo del 1945. Anne aveva 15 anni. Per la visita virtuale clicchiamo sull'immagine.

Rimuovere lo sfondo dalle immagini

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Come rimuovere lo sfondo dalle immagini senza utilizzare Photoshop? Ho trovato un servizio online gratuito che permette di eseguire questi interventi di “pulitura”. Si chiama Clipping Magic e per il momento è utilizzabile gratuitamente. E’ sufficiente aprire il sito di Clipping Magic e caricare un’immagine scegliendo “Choose File” oppure trascinandola nell’area apposita: Una volta caricata l’immagine sarà necessario indicare al programma quali aree lasciare inalterate e quali rimuovere. Per fare ciò bisogna utilizzare due strumenti: quello rosso permette di indicare le zone da eliminare, mentre quello verde quelle da mantenere. Clipping Magic permette di visualizzare un’anteprima in tempo reale che consente di valutare immediatamente la bontà del proprio lavoro. Con Clipping Magic è possibile impostare le dimensioni dei pennini, in modo da poter lavorare anche con un buon livello di precisione. Una volta terminato basta cliccare sul pulsante “Download” per scaricare l’imma...