Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Dai Sikh un milione di alberi piantati come dono al Pianeta Terra

Immagine
Nell'aprile di 550 anni fa, 1469, nasceva nel sultanato di Delhi, parte dell’attuale India, Sri Nanak Dev, mistico e fondatore del Sikhismo di cui è stato il primo guru. Attorno a Nanak si raccolse una comunità di discepoli (Sikh significa proprio "discepolo"), tra i quali egli scelse il proprio successore, Guru Angad. In tutto, i successori del primo guru furono dieci. Il decimo guru, Gobind Singh (1666-1708), fondò l'ordine militante dei Khalsa ("i puri") e decretò che, dopo di lui, non ci sarebbe stato un altro guru in quanto l'autorità religiosa veniva trasferita al testo sacro, l'Adi Granth, raccolta di quasi seimila inni, composti dai primi cinque guru, curata da Arjan Dev (il quinto guru) nel 1606. I principi fondamentali si ispirano ad alcuni principi dell’Induismo e dell’Islam, pur mantenendo un’ampia autonomia rispetto ai precetti di fondo. I Sikh, monoteisti, sono oggi almeno 25 milioni in India e vari altri milioni nel resto del mon

Gesù e la felicità

Un video sulle parole di Giovanni Paolo II: «In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna». (XV Giornata Mondiale della Gioventù, Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000) Aleteia Italiano

Non si è mai troppo piccoli per fare la differenziata!!!

Video carinissimo che chiede a tutti noi di fare qualcosa per l'ambiente. I grandi devono fare la loro parte, ma anche voi, cari studenti. Nessun alibi ma, al contrario, maggiore attenzione a quello che facciamo (o dimentichiamo di fare). A scuola, allora, impegniamoci  nella raccolta differenziata ed evitiamo di lasciare le classi sporche. Per non parlare dei corridoi alla fine della ricreazione. Forza, insieme ce la possiamo fare!!!

Ho bisogno di credere

Immagine
Fabrizio Moro commenta così il suo nuovo singolo: «Credo nelle buche dove sono inciampato, e credo nei giorni in cui ho sbagliato perché ogni mio errore, nel bene e nel male, mi ha reso quello che sono oggi… un essere umano con tanti limiti ma, consapevole che nella vita, oltre alla libertà, va ricercata la fede… qualsiasi essa sia, la fede ti dà la forza di continuare a camminare anche se le tue ginocchia sono ormai rotte. “Ho bisogno di credere” racconta questo, racconta ogni passo fatto con la speranza che le scarpe di “ferro pesante” che portiamo, un giorno possano diventare più leggere in un percorso di totale scetticismo.»

Pier Giorgio Frassati: la storia in un video

Video su Pier Giorgio Frassati Aleteia Italiano "La Fede datami nel battesimo mi suggerisce con voce sicura: da te non farai nulla, ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione, allora sì, arriverai fino alla fine". (Pier Giorgio Frassati) Oggi,...

Collocazione provvisoria

Immagine
«Collocazione provvisoria! Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce: la mia, la tua, non solo quella di Cristo». Dalle parole di don Tonino Bello al video di un gruppo musicale "Diolovuole band". La Pasqua è la risposta ad ogni angoscia.  

Alcune attività sull'esortazione apostolica «Christus vivit»

Immagine
Ne «Lo Spazio di Profrel» ho inserito alcune attività sull'esortazione che ha concluso il Sinodo dei Giovani. Vi lascio i link. Leggiamo l’esortazione «Christus vivit” Giovani nella “Christus vivit” (capitolo 1) Giovani citati nel capitolo 2 della «Christus vivit»

Il nostro peggior nemico: la mediocrità

Immagine
Alberto Caprotti scrive su Avvenire del 4 aprile che «Una delle più grandi povertà del mondo è quella delle persone che non sono mai contente di nulla. Galleggiano nel limbo, non sanno mai se ridere o piangere, e nel dubbio non fanno né l’uno né l’altro. Non rischiano, non vivono, confondono la felicità con quello che desiderano senza apprezzare il bello e il buono che hanno a portata di mano ogni giorno. Invece è sempre valida e forte la convinzione che sia meglio la delusione rispetto al rimpianto, se non altro perché regala la consolazione di averci provato. E la consapevolezza di sapere che chi si accontenta forse gode, ma solo un po’». Il nostro peggior nemico ha detto Papa Francesco , rivolgendosi ai giovani, «non sono i problemi concreti, per quanto seri e drammatici: il pericolo più grande della vita è un cattivo spirito di adattamento che non è mitezza o umiltà, ma mediocrità, pusillanimità”. Due pensieri molto simili, perché ci invitano a considerare che non ci si può r

Siete l'adesso di Dio. L'appello del Papa ai giovani.

Immagine
«Cristo vive» e tutto ciò che tocca «diventa giovane, nuovo, si riempie di vita». Il Papa ha scelto lo stile della lettera per parlare ai ragazzi all'indomani del Sinodo che ha messo al centro i lori sogni e i loro desideri, così come le ansie e le preoccupazioni per il futuro che verrà. «Christus vivit» è l’Esortazione apostolica, cioè il documento pubblicato a conclusione della grande assemblea svoltasi a ottobre sul tema: “I giovani, la fede, il discernimento vocazionale”. Al centro – dei lavori di allora e oggi del testo di Francesco – la consapevolezza che i ragazzi non rappresentano solo il domani del mondo, ma lo devono vivere già oggi da protagonisti. Sono, secondo un’immagine usata durante la Gmg di Panama, «l’adesso di Dio». In proposito il Papa affronta tutti i problemi e le speranze dei giovani, dall'ambiente digitale «che ha creato un nuovo modo di comunicare», alla disoccupazione, questione che la politica deve mettere al primo posto. Dai migranti, con un no c

Il Papa in Marocco

Immagine
Viaggio lampo quello del Papa in Marocco, ma significativo. Non se ne è parlato molto, ma i miei studenti marocchini ne erano informati. Un altro segno di dialogo rispettoso e sincero di cui questi ragazzi mi parlavano con gioia. vignetta di Robi Hood (Roberto Benotti) Vi riporto alcuni passaggi del discorso tenuto dal Papa nell'incontro con il Popolo Marocchino, con le Autorità, con la Società Civile e con il Corpo Diplomatico. Saranno occasione di riflessione e confronto, specialmente con voi, ragazzi delle seconde, che state riflettendo sul valore del dialogo. «Qui su questa terra, ponte naturale tra l’Africa e l’Europa, desidero ribadire la necessità di unire i nostri sforzi per dare un nuovo impulso alla costruzione di un mondo più solidale, più impegnato nello sforzo onesto, coraggioso e indispensabile di un dialogo rispettoso delle ricchezze e delle specificità di ogni popolo e di ogni persona. Questa è una sfida che tutti siamo chiamati a raccogliere, soprattutto in

Yo Teach! - Una grande alternativa a TodaysMeet

Immagine
Vi presentai molto tempo fa Todays Meet un servizio completamente gratuito per ospitare discussioni via back-channel. Mi è venuto in mente di "rispolverare" questa funzione per i ragazzi del Liceo. Avete presente quando cercate una cosa inutilizzata da tempo e che in questo momento, proprio adesso, vi sarebbe utile? E vi è mai capitato che non la riuscite a trovare, o vi ricordate di averla buttata, in uno di quei momenti, che definirei devastanti, in cui decidete di liberarvi di tutte le cianfrusaglie? Beh, io mi sono sentita così, quando ho scoperto che Todays Meet è stato chiuso a giugno. Partita la ricerca all'alternativa mi sono imbattuta in Backchannel Chat e Yo Teach. Quest'ultimo mi ha incuriosito in quanto ne ho trovato la recensione nel sito di Richard Byrne  https://www.freetech4teachers.com.  Yo Teach! consente di creare spazi di backchannel online per facilitare le discussioni. Per iniziare su Yo Teach! si va al sito e si dà un nome alla room. Questo

Disconnessi si può

Immagine
Impresa "epica" per 429 studenti che hanno partecipato al progetto Challenge4me. Di che si tratta? Vi riporto in parte l'articolo di Paolo Ferrario , che lo racconta su Avvenire del 30 marzo. Per tre giorni (il 5, 6 e 7 marzo) sono stati sfidati a spegnere lo smartphone e a scollegarsi da Internet, prendendo parte a uno tra i primi esperimenti sociali del genere in Italia. Il campione era composto da studenti che, in media, hanno ricevuto il primo cellulare a 11 anni e lo utilizzano per almeno cinque ore al giorno (con punte anche di 10 ore per il 6% degli intervistati). Il 54% non spegne mai il telefono durante la giornata e il 67% lo tiene acceso anche mentre dorme. Eppure, il 71% degli alunni (304 su 429) ha dichiarato di aver superato la prova, riuscendo a stare senza cellulare e collegamento Internet per i tre giorni della prova. Il 75%, inoltre, ha superato «molto bene» il disagio della disconnessione e il 78% ha detto di «stare bene» anche senza cellulare. Ri

Allegria o felicità? proposta per le classi terze

Immagine
Inserisco la nuova proposta didattica per le classi terze. Allegria o felicità? Terze

#cambiareXcrescere: la proposta per la classe prima

Immagine
La nuova proposta per gli alunni di prima. Cliccare sull'immagine. #cambiareXcrescere-classe prima