Costruire unità nel rispetto della diversità: da Babele a Pentecoste
Il brano della Torre di Babele, più che presentare un "risentimento" di Dio all'orgoglio umano, vuole invece insegnarci quanto a Dio stia a cuore lo sviluppo dell'umanità. Non è possibile nessun progresso se domina un gruppo sugli altri, se si elimina ogni forma di diversità e dissenso. Il pensiero unico, insomma, fa male alla società. Il Dio dell'episodio della Torre di Babele è un Dio che ama la diversità, la molteplicità, la ricchezza delle esperienze: ecco perché confonde le lingue, per costringere l'essere umano ad imparare ad accogliere l'altro per capirsi. Anche in questi tempi, come altre volte nella Storia, c'è invece la pretesa di omologare, di eliminare le differenze, di fare piazza pulita di tutto ciò che è diverso, e per questo considerato estraneo. In un certo senso a Babele comincia un processo che troverà il suo completamento nell'effusione dello Spirito sulla comunità di credenti: gli esseri umani continuano a parlare lingue div...