Siete l'adesso di Dio. L'appello del Papa ai giovani.

«Cristo vive» e tutto ciò che tocca «diventa giovane, nuovo, si riempie di vita».
Il Papa ha scelto lo stile della lettera per parlare ai ragazzi all'indomani del Sinodo che ha messo al centro i lori sogni e i loro desideri, così come le ansie e le preoccupazioni per il futuro che verrà. «Christus vivit» è l’Esortazione apostolica, cioè il documento pubblicato a conclusione della grande assemblea svoltasi a ottobre sul tema: “I giovani, la fede, il discernimento vocazionale”.
Al centro – dei lavori di allora e oggi del testo di Francesco – la consapevolezza che i ragazzi non rappresentano solo il domani del mondo, ma lo devono vivere già oggi da protagonisti.
Sono, secondo un’immagine usata durante la Gmg di Panama, «l’adesso di Dio».
In proposito il Papa affronta tutti i problemi e le speranze dei giovani, dall'ambiente digitale «che ha creato un nuovo modo di comunicare», alla disoccupazione, questione che la politica deve mettere al primo posto. Dai migranti, con un no chiaro e netto verso ogni intolleranza, alla lotta agli abusi, in qualsiasi forma si manifestino. Fino al desiderio di «una Chiesa che ascolti di più, che non stia continuamente a condannare il mondo». Non silenziosa e timida ma nemmeno sempre in guerra, comunque disponibile al cambiamento, a cominciare dall'attenzione alle donne.
Una Chiesa, un mondo dove ci sia posto per tutti, dai bambini ai vecchi e in cui i giovani possano correre liberamente, ma pronti a rallentare, se necessario, per aspettare chi fa fatica.
TRATTO da Popotus del 4 aprile 2019

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