Di fronte al male che c'è
Etty Hillesum, giovane ebrea olandese vittima dei nazisti, racconta nel suo Diario di una notte in cui accompagnò un amico al treno diretto a Westerbork, anticamera di Auschwitz. Descrive le spalle fragili del ragazzo curve sotto al grande zaino, mentre Amsterdam attorno dorme, e ammutolita scrive:
«In una notte come questa, bisognerebbe soltanto inginocchiarsi e pregare ».
Anche noi, forse, dovremmo inginocchiarci e pregare di fronte all’inaudito male in Iraq e in Siria. Inginocchiarci in una supplica inerme; e pregare, come chiede il Papa, per quella infinita moltitudine.
Marina Corradi in Avvenire del 9 settembre 2014
«In una notte come questa, bisognerebbe soltanto inginocchiarsi e pregare ».
Anche noi, forse, dovremmo inginocchiarci e pregare di fronte all’inaudito male in Iraq e in Siria. Inginocchiarci in una supplica inerme; e pregare, come chiede il Papa, per quella infinita moltitudine.
Marina Corradi in Avvenire del 9 settembre 2014
Commenti
Posta un commento