E' l'ora dell'orientamento
I miei alunni di terza lo sanno che questo è per loro l’anno della scelta della scuola superiore e sanno anche che, in vista di questa scelta, saranno "costretti", forse per la prima volta, a riflettere seriamente sul loro futuro. Conosco, perché sono tanti anni che insegno, le loro domande, i loro dubbi, le ansie che vivono: in modo più o meno inconfessato hanno una paura tremenda di sbagliare.
Come insegnante mi dico che non si può ridurre l'orientamento delle classi terze alla sola informazione relativa agli indirizzi di studio o alle varie attività lavorative. In fondo tutte le esperienze che viviamo in modo consapevole richiedono capacità orientative, perché ci portano a dover scegliere tra diverse possibilità, tra diversi orizzonti di vita.
Per questo ho proposto ai ragazzi un sondaggio su quali fossero gli ideali che ritenevano più importanti. Muniti di cellulari (ebbene sì, lo confesso, sono una di quelle insegnanti che per particolari attività consente - ovviamente con il benestare del dirigente e dei genitori - l'utilizzo dei dispositivi mobili), gli alunni hanno risposto ad alcune domande che avevo preparato su socrative.com. Dall'analisi dei risultati di tutte le "mie" sei terze è emerso come ai primi due posti ci fossero queste due scelte: essere felici e avere amici. Esito prevedibile ma non per questo banale.
Proprio per aiutarli a riflettere su quanto sia importante rispondere a questi ideali con scelte buone e consapevoli, ho strutturato per loro un percorso di apprendimento che prevede, tra le varie attività, l'analisi di alcuni documenti che li aiutino a riflettere sul senso della vita. Tra i vari testi, tra cui ovviamente non mancano dei riferimenti biblici, mi è sembrato interessante un brano tratto dal libro "Il senso della vita" di Oscar Brenifier e Jacques Després, che ho trovato - non ricordo più attraverso quale ricerca - a questo link: http://cdn2.scuolabook.it/Uploaded/sei_25272_preview/25272_preview.pdf
Ho provato ad adattare il testo che mi interessava, tra i tanti proposti, in una scheda di lavoro per gli alunni, che è possibile scaricare cliccando sulla riproduzione del quadro, scelto non a caso, "Viandante su un mare di nebbia" di Caspar David Friedrich.
Come insegnante mi dico che non si può ridurre l'orientamento delle classi terze alla sola informazione relativa agli indirizzi di studio o alle varie attività lavorative. In fondo tutte le esperienze che viviamo in modo consapevole richiedono capacità orientative, perché ci portano a dover scegliere tra diverse possibilità, tra diversi orizzonti di vita.
Per questo ho proposto ai ragazzi un sondaggio su quali fossero gli ideali che ritenevano più importanti. Muniti di cellulari (ebbene sì, lo confesso, sono una di quelle insegnanti che per particolari attività consente - ovviamente con il benestare del dirigente e dei genitori - l'utilizzo dei dispositivi mobili), gli alunni hanno risposto ad alcune domande che avevo preparato su socrative.com. Dall'analisi dei risultati di tutte le "mie" sei terze è emerso come ai primi due posti ci fossero queste due scelte: essere felici e avere amici. Esito prevedibile ma non per questo banale.
Proprio per aiutarli a riflettere su quanto sia importante rispondere a questi ideali con scelte buone e consapevoli, ho strutturato per loro un percorso di apprendimento che prevede, tra le varie attività, l'analisi di alcuni documenti che li aiutino a riflettere sul senso della vita. Tra i vari testi, tra cui ovviamente non mancano dei riferimenti biblici, mi è sembrato interessante un brano tratto dal libro "Il senso della vita" di Oscar Brenifier e Jacques Després, che ho trovato - non ricordo più attraverso quale ricerca - a questo link: http://cdn2.scuolabook.it/Uploaded/sei_25272_preview/25272_preview.pdf
Ho provato ad adattare il testo che mi interessava, tra i tanti proposti, in una scheda di lavoro per gli alunni, che è possibile scaricare cliccando sulla riproduzione del quadro, scelto non a caso, "Viandante su un mare di nebbia" di Caspar David Friedrich.
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