Credo

Non potevo non condividerlo.



«Credo nello sguardo della Gioconda e nei disegni dei bambini.
Nell'odore dei panni stesi, e in quello delle mani di mia madre.
Credo che quando la barbarie diventa normalità, la tenerezza è l’unica rivoluzione.
Credo che la vera gioia sia sentirsi parte di un paesaggio incantevole, pur non essendo altro che un minuscolo granello di sabbia.
Credo che la lingua di Dio è il silenzio, e il suo corpo la Natura.
Credo alla potenza del soffione, quel minuscolo fiore selvatico che cresce ostinato tra le pieghe dell’asfalto e pure in mezzo a mille difficoltà, riesce comunque a germogliare e a diventare fiore. Credo che chi non vive il presente, sarà sempre imperfetto. Pure da trapassato.
Perché la vera sfida è debuttare ogni giorno, tutto il resto è repertorio.
Credo che non sia la bellezza che salverà il mondo, ma siamo noi che dobbiamo salvare la bellezza
e che non c’è peggior peccato che non stupirsi più di niente
e che tutta la scienza, la cultura e l’intelligenza del mondo non basta
e si inchini davanti a questo enorme mistero in cui tutti siamo avvolti,
al miracolo di questa vita che va avanti e si trasforma ogni momento.
Questa vita che non si ferma, che va contro tutto e tutti.
Perché la vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere».

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