Si può fare davvero la differenza

Avete sicuramente visto la sua figura, di spalle, mentre in ginocchio implora i militari di non attaccare i giovani che manifestavano contro l'arresto della loro presidente, Aung San Suu Kij. Questa piccola suora ha dato una testimonianza di coraggio e di fede nella bontà dell'uomo e nella Provvidenza divina. Come cristiana non poteva certo assistere senza prendere posizione (ragazzi di terza, vi dice qualcosa?).
Per saperne di più vi condivido l'articolo pubblicato su Popotus, il supplemento del quotidiano Avvenire del 2 marzo.

Che cosa può fare una persona, da sola, davanti ai drammi della storia? 

Niente, verrebbe da rispondere. E invece non è così. Molte volte è proprio l’iniziativa di un singolo individuo a imprimere un corso inatteso agli eventi. È una questione di coraggio, ma anche di tempestività, che è la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Quando l’ingiustizia è diventata troppo evidente, per esempio, e tutti sono davvero stanchi di quello che sta accadendo. 
A ricordarcelo è un episodio avvenuto nei giorni scorsi nella città di Myitkyina, capitale del Kachin, nel Nord del Mynamar. Il Paese asiatico, che molti conoscono come Birmania, è in una situazione di estrema tensione da oltre un mese, per l’esattezza dal 1° febbraio, quando un colpo di Stato militare ha rovesciato il governo presieduto da Aung San Suu Kyi, l’attivista politica premiata con il Nobel per la Pace nel 1991. 
Le proteste sono state immediate, così come le azioni di repressione da parte delle forze dell’ordine, che spesso sono sfociate nella violenza, provocando anche numerose vittime. Di fronte a tanta sofferenza una religiosa di Myitkyina, suor Ann Nu Thawng, ha deciso di fare qualcosa di assolutamente semplice: si è inginocchiata davanti alla polizia che stava intervenendo per sopprimere una manifestazione e ha impedito che gli scontri degenerassero. 
A rendere nota la vicenda è stato il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, che ha pubblicato sui social network le immagini della scena. 
Sì, una sola persona può davvero fare la differenza.



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