Durante l'ora di religione ho sempre, orgogliosamente, fatto altro

Alcuni spunti interessanti dalle pagine di questo libro E. FuksasAma e fai quello che vuoi, Marsilio 2020, pp. 41- 43.
Offriranno un'occasione di confronto, una volta ritornati a scuola.

«Amazon mi recapita la Bibbia di Gerusalemme, e i quattro Vangeli commentati dai migliori filologi in circolazione. [...] 
Scopro con profonda vergogna che i Vangeli sono la Bibbia. Come lo sono le Lettere degli Apostoli, la Genesi.... Mi sconvolgo definitivamente quando capisco che anche il Cantico dei Cantici è la Bibbia. Cioè quel libricino beige Adelphi che avevo letto al liceo e dedicato ai grandi amori dell'epoca! Cose dell'altro mondo. La mia ignoranza è una cosa dell'altro mondo. [...] 
E' vero, ammetto: a scuola, in qualunque classe, a qualunque età, durante l'ora di religione ho sempre fatto, orgogliosamente, altro. 
Alle elementari al posto del "catechismo" seguivo "materia alternativa" con una bambina musulmana e un albanese, musulmano pure lui: mitologia greca con la maestra di sostegno del solo ragazzino handicappato della scuola. Credere o non credere (è poi davvero questo il "problema" della religione?) era una questione che poteva spettare. 
Intanto gli anni sono passati. 
Studia filosofia, altro che che Dio. E' il tuo mondo, i libri che la tua famiglia ha in casa. Quella sì che è importante. La famiglia. La tua appartenenza. 
I classici, la storia, il pensiero, la matematica; formati. Ancora con queste storielle! Sì, certo, la Vergine che partorisce, l'uomo che risorge, i miracoli. 
Ancora non hai capito che la religione è servita per evitare che ci ammazzassimo troppo in fretta gli uni con altri. Gli uni contro gli altri. Ci ha dato, allora, un po' di speranza. Ha evitato l'estinzione, è stata utile. Forse, neanche è detto, magari invece era meglio se ci estinguevamo. Ha dato leggi e regole a uomini cattivi e selvatici. Ma ormai....Siamo evoluti e non ci accoltelliamo più per nulla (insomma, non proprio: c'è ancora chi si accoltella per un parcheggio) e non servono più i dieci comandamenti. 
Abbiamo governi nazionali e sovranazionali.
Abbiamo tutto. Abbiamo troppo. 
Tempo fa ho ritrovato un mio bigliettino scritto su carta marrone - della pizza, anche unta! - per la maestra dell'asilo di mia sorella Bianca, la più piccola di oltre dieci anni. 
Mi raccomandavo di non farle fare l'ora di religione perché la bambina non era stata battezzata. Firmato da me e controfirmato dalla maestra della povera ignara bambina. [...] »



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