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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

L'intelligenza richiede coraggio e fatica

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È una tematica ricorrente nel libro dei Proverbi: bisogna fuggire la follia e preferirle l’intelligenza. L’autore lega esplicitamente quest’ultima alla felicità: «Chi acquista senno ama sé stesso, e chi ha intelligenza trova la felicità» (Pr 19,8). Non sono sicuro che sia molto utile dirlo: intelligenti vogliono esserlo tutti, e non c’è nessuno che scelga volontariamente la stupidità! Purtroppo non a tutti è dato di avere il QI di Einstein, e se bisogna attendere di poterlo raggiungere per essere felici, ben pochi potranno mai aspirare alla felicità. L’intelligenza, tuttavia, di cui parla il proverbio non ha molto a che vedere con le lauree o con l’abilità a maneggiare concetti sofisticati. Si tratta piuttosto di un’intelligenza pratica: la capacità di trovare i mezzi appropriati per i nostri obiettivi. Non è tanto una questione di dimensioni del cervello quanto, anzitutto, di coraggio. Voglio correre una maratona, ma sono pronto ad alzarmi presto per allenarmi sotto la pioggia per ...

Dietro l'alunno che va male a scuola

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Dietro uno studente che va male a scuola ci sono aspetti di cui, da insegnanti, dovremmo essere consapevoli. Questo, ovviamente, non per giustificare gli alunni svogliati a tutti i costi o per vivere sensi di colpa come insegnanti. Lo scrittore francese Daniel Pennac, ex "somaro" illustre e docente appassionato, offre un'interessante testimonianza della vita dentro e fuori dalle aule nel suo "Diario di scuola", da cui è tratto il passo che vi posto per indurre alla riflessione.   "I nostri studenti che "vanno male" (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso.  Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il f...

Chi mettere al centro? revisione di una precedente proposta didattica

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Lo scorso anno avevo già fatto questa proposta . La ripropongo in una chiave ancora più chiaramente rispondente ai principi della Didattica Ermeneutica esistenziale (come sto facendo dalle ultime proposte didattiche inserite nel blog).