L'ora di religione unisce

Nelle scuole in cui insegno tanti sono gli alunni stranieri; la maggior parte di loro ha scelto di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica (irc). L'irc è una opportunità che viene offerta agli studenti delle scuole in Italia per conoscere (non praticare!) la religione cattolica, in modo da comprendere meglio la cultura di questo Paese. Un mio alunno sikh mi ha detto che per lui è l'occasione di parlare della sua religione e di potersi confrontare con chi ha una credenza diversa, perché quello che conta è condividere e conoscersi. Quanta saggezza nelle parole di questo undicenne! Eppure l'irc ha diviso e divide: c'è chi non lo vorrebbe nella scuola, chi lo ritiene fonte di discriminazione, perché, ad esempio, "costringe" alcuni alunni ad uscire dalla classe, chi non vuole che la valutazione di questa materia dia credito scolastico, e altro ancora. Credo che a volte le polemiche siano pretestuose, perché non sempre chi parla conosce esattamente le finalità, gli obiettivi e i contenuti di questa disciplina. Perché privare i giovani della possibilità di interrogarsi sul senso della vita? di conoscere le risposte date dalle religioni, a partire da quella che vedono intorno a loro?
L'ora di religione unisce, perché gli esseri umani si interrogano, perché hanno bisogno di sognarsi in un mondo di pace e di amore, perché custodiscono nel loro cuore un desiderio di infinito da raccontare e condividere.
Vi lascio il video spot curato dal Servizio informatico della diocesi di Padova con l’Ufficio Scuola e Shed produzioni dal titolo “Tu hai scelto? L’ora di religione cattolica a scuola è esperienza che unisce!”

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