Il Vangelo e le "cose" buone per vivere

«Siamo complicati nella lettura degli avvenimen­ti, ma le cose che interes­sano all’uomo sono quel­le essenziali. Il Vangelo è il Vangelo, predicarlo di questi tempi significa ti­rare fuori qualcosa che ha senso oggi. Il Vangelo non parla di internet ma dell’uomo, della sua spe­ranza, delle sue paure e angosce, della sua capa­cità d’amare o di fare sol­di. I primi cristiani ascol­tavano l’esperienza di Gesù nei momenti di cul­to e mettevano in gioco la loro vita. La gente va in chiesa la domenica, ma deve sentire una predica­zione che possa interes­sare durante la settima­na, non semplicemente mentre si ascolta la mes­sa; uno non deve uscire dicendo: 'Bene, ho fatto il mio dovere', ma 'Ho a­scoltato delle cose e le tengo buone per vivere, per giudicare e fare delle scelte'. Questo è il Van­gelo, se invece parli di qualcos’altro non resta niente».
Don Bruno Maggioni, biblista (in Avvenire del 3 febbraio 2012)

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