Almeno potrò dire di averci provato

In questi giorni di attesa del nuovo anno e in quelli immediatamente successivi, vi lascerò le riflessioni di alcuni giovani, pubblicate su Avvenire del 21 dicembre 2011.
Che possano aiutarci a "costruire" un buon 2012.

"Credo che sperare sia un dovere, per dare una chance alla vita di sorprendermi. Se non spero, vedrò le occasioni che la vita mi offre non come possibilità, ma come l’ennesima illusione. In questo modo, però, avrei perso in partenza. Se perdo dopo aver sperato, almeno potrò dire di averci provato, di non aver lasciato nulla d’intentato o al caso. Quanto dico «l’ho sperimentato», anche se con sorte alterna, sul piano lavorativo e affettivo ho già vinto... Ah, un’altra cosa: bisogna sperare anche perché così ci attiriamo amici capaci di alimentare ancora di più la nostra speranza, come in un circolo virtuoso".
Fabrizio Assandri

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