La scrittura sta morendo
Io ho una passione per le penne stilografiche e per la scrittura a mano, fin da quando ero bambina. Sono molto esigente nella scelta delle penne che uso, rigorosamente a inchiostro nero e, se non ho a portata di mano la stilo, con punta sottile e inchiostro liquido. Mi piace che la scrittura sia curata e spesso inorridisco di fronte agli sgorbi che i miei alunni si ostinano a chiamare lettere.
La mia maestra delle elementari ci faceva scrivere in bella scrittura e ci dava anche il voto. Ricordo ancora le paginette di a, b, c, ecc..., ma non come un esercizio noioso. Mi piaceva la visione d'insieme di quelle pagine che mi lasciavano soddisfatta: l'incertezza dei primi tentativi si perdeva mano mano e il risultato finale era un bel 10!!!
Indubbiamente il computer è più veloce, ti permette di spostare parole, ricostruire frasi senza cancellature, ma volete mettere la magia del segno a mano sul foglio bianco! Quanta cura era necessaria perché quei fogli non si sgualcissero e non si riempissero di sbavature e macchie di inchiostro!
La scrittura a mano dovrebbe essere anche un esercizio di attenzione all'altro, a chi cioè dovrà leggere quanto abbiamo scritto. Se la nostra scrittura è illeggibile è perché poco ci curiamo degli altri, e questo è anche un po' un segno della superficialità con cui siamo portati a gestire i rapporti.
Dovremmo riprendere ad apprezzare la cura che fu degli amanuensi. Penso che una vita più "slow" non possa che farci bene. Anche scrivere a mano potrebbe essere terapeutico!
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