Uscire da se stessi per ritrovarsi

La logica umana  ricerca spes­so la realizzazione di se stessi nel po­tere, nel dominio, nei mezzi poten­ti. L’uomo continua a voler costrui­re con le proprie forze la torre di Ba­bele per raggiungere da se stesso l’altezza di Dio, per essere come Dio. L’Incarnazione e la Croce ci ricor­dano che la piena realizzazione sta nel conformare la propria volontà umana a quella del Padre, nello svuotarsi dal proprio egoismo, per riempirsi dell’amore, della carità di Dio e così diven­tare veramente capaci di amare gli altri. L’uomo non trova se stesso rimanen­do chiuso in sé, affermando se stesso. L’uomo si ritrova solo u­scendo da se stesso; solo se u­sciamo da noi stessi ci ritrovia­mo. E se Adamo voleva imitare Dio, questo di per sé non è male, ma ha sbagliato nell’idea di Dio. Dio non è uno che vuole solo grandez­za. Dio è amore che si dona già nel­la Trinità, e poi nella creazione. E i­mitare Dio vuol dire uscire da se stesso, darsi nell'amore. 
Benedetto XVI, udienza di mercoledì 27 giugno 2012

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