Oscar Romero sarà beato

Vorrei offrirvi, cari alunni di seconda, un ulteriore contributo alla nostra riflessione su cosa sia la fede. Vi propongo una figura dei nostri giorni, Oscar Romero, di cui è stato riconosciuto il martirio per fede.
Proprio a proposito della parola "martirio", vorrei farvi notare che non possono definirsi martiri coloro che in nome di un ideale o di una religione si lasciano esplodere o seminano morte e distruzione. Il martire è tutt'altra cosa.
Il martire è sempre disarmato. Ama, non odia. È incapace di qualsiasi violenza. Non cerca il martirio ma, se costretto, è disposto a subirlo. La sua testimonianza è mite e pacifica. Proprio come quella di Oscar Arnulfo Romero che sarà presto beato.
Lo ha deciso Papa Francesco, sulla base delle ricerche e delle testimonianze raccolte nel “processo” sulla sua vita, che ne hanno riconosciuto proprio il “martirio”. Significa che l'arcivescovo di San Salvador, in America Latina, fu assassinato per la sua fedeltà al Vangelo, per la fede eroica che non venne meno neanche di fronte al rischio di perdere la vita. E Romero in effetti fu ucciso, il 24 marzo 1980, mentre stava celebrando la Messa nella cappella della Divina Provvidenza.
Ad armare l’assassino fu la dittatura militare che guidava il Salvador e di cui Romero denunciava le violenze. Un impegno di verità, portato avanti fino all'ultimo.
Nell'omelia del giorno prima di morire, infatti, disse: «In nome di Dio, dunque, e in nome di questo popolo sofferente i cui lamenti salgono al cielo sempre più tumultuosi, vi supplico, vi prego, vi ordino: basta con la repressione!».
(da Popotus del 5/02/2014)

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