L'ora di religione: il kit del buon senso e del rispetto
Nonostante la lunga carriera di insegnamento, confesso di fare ancora fatica a digerire il meccanismo che mi sottopone ogni anno al gradimento dell'utenza. A cosa mi riferisco? Al fatto che i miei studenti potrebbero decidere di non frequentare più le mie lezioni. Perché? perché insegno religione.
Non mi venite a dire, per favore, che se uno perde gli alunni è perché non è stato bravo e avvincente. Accetto di mettermi in discussione, ma vi rendete conto che è troppo allettante poter scegliere il nulla? Entrare un'ora dopo o uscire un'ora prima.....
Si chiede ai ragazzi un grande senso di responsabilità che neanche noi adulti abbiamo.
Vi riporto il messaggio della presidenza della CEI rivolto a genitori e studenti.
Cari studenti e cari genitori,
nelle prossime settimane si svolgeranno le iscrizioni on-line al primo anno dei percorsi scolastici che avete scelto. In quell’occasione, sarete chiamati a esprimere anche la vostra scelta se avvalervi o non avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC), una materia che, per sua natura, favorisce il dialogo e il confronto tra persone ed esperienze diverse.
Con molta chiarezza, infatti, le Indicazioni didattiche dell’IRC per tutti i gradi di scuola chiedono che gli alunni siano aiutati a “sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose” (Indicazioni per l’Infanzia), fino ad affermare che “l’IRC, nell’attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace” (Linee per i Licei).
Proprio considerando il contesto nazionale e mondiale di questi mesi, crediamo che il valore del dialogo sereno e autentico con tutti debba essere un traguardo importante da raggiungere insieme.
Avvalersi, nel proprio percorso scolastico, di uno spazio formativo che faccia leva su questo aspetto è quanto mai prezioso e qualifica in senso educativo la stessa istituzione scolastica.
Ci piace, in proposito, ricordare alcune espressioni che Papa Francesco ha pronunciato in occasione dell’incontro sul Patto Educativo Globale lo scorso 5 ottobre 2021:
«Da sempre le religioni hanno avuto uno stretto rapporto con l’educazione… [Essa] ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona».
Queste parole di Papa Francesco ci paiono particolarmente significative anche per esortare ciascuno di voi a scegliere l’IRC: aderendo a questa proposta, manifestate il vostro desiderio di conoscenza e di dialogo con tutti, sviluppato a partire dai contenuti propri di questa disciplina scolastica.
Avvalersi delle opportunità offerte dall’Insegnamento della religione cattolica a scuola permette, inoltre, di incontrare degli insegnanti professionalmente qualificati e testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita.
Ci auguriamo che possiate accogliere con generosità questa occasione di crescita, così da poter iniziare o continuare tra voi e con i vostri docenti un proficuo dialogo educativo.
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