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Visualizzazione dei post da 2025

Ecco il gioco con Sofia

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  Meglio di così non sono riuscita. Non ce l'ho fatta neanche ad ottenere un codice valido per incorporare il gioco nella piattaforma di questo blog. Per vedere il gioco cliccare sull'immagine di Sofia, senza equipaggiamento.

Creare un Avatar e un gioco con l'AI

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Continua la sperimentazione con Canvas di Gemini per la creazione di "giochi". Ho immaginato di ipotizzare un Avatar che accompagnasse gli studenti in un percorso antropologico-religioso sulle domande che accompagnano la vita.  Ecco l'Avatar. Ho anche in mente un gioco che dia la possibilità di fornire l'avatar di Sofia degli elementi che sono necessari per il percorso che avevo in mente. Avevo pensato a questi oggetti:  Zaino Arancione: Simbolo del bagaglio di conoscenze, delle esperienze raccolte e della preparazione al viaggio di scoperta.  Mappa Stellare: Tenuta in mano. Sfondo blu scuro con stelle gialle brillanti. Rappresenta la guida attraverso le complesse e vaste domande sull'esistenza, la cultura e la spiritualità umana, come navigare osservando le costellazioni del pensiero.  Occhiali: Simbolo di una visione più chiara, dello studio approfondito e dell'analisi critica.  Lente d'Ingrandimento: Rappresenta l'attenzione ai dettagli, l'in...
Ho sperimentato la funzione Canvas di Google Gemini 2.0 per la creazione di un semplice gioco. Ecco quello che è venuto fuori 😁. PS Si tratta di un gioco drag and drop e la casella a sinistra va spostata in quella corrispondente a destra. Gioco di Abbinamento Biblico Abbina il Personaggio Biblico Caratteristiche Personaggi Ricomincia

Franz Jägerstätter e la moglie Franziska

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Ci sono storie che restano sconosciute ai più per tanto tempo e poi, d’improvviso, quando il mondo sembra averne più bisogno, ci vengono svelate, come stelle che nel buio intorno fanno più luce. Ci sono vite nascoste che sono vite di santi e beati, testimoni della propria fede davanti alla forza della Storia, degli uomini.  È il caso della vicenda umana di Franz Jägerstätter e di sua moglie Franziska. Due contadini austriaci che ebbero la ventura di vivere in un piccolo villaggio ai confini della Baviera e di sposarsi nel 1936 quando sul loro paese già si allungava l’ombra del predominio nazionalsocialista. Solo due anni dopo la Germania di Hitler invaderà l’Austria proclamando l’Anschluss, il cosiddetto “ricongiungimento” alla patria tedesca. Franz, dopo aver svolto il servizio militare su ordine del nuovo regime, matura la convinzione che esso è contrario alla sua fede cristiana. Una fede fiorita proprio nell’amore coniugale e in virtù della quale rifiuta di partecipare ad una gu...

L'intelligenza richiede coraggio e fatica

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È una tematica ricorrente nel libro dei Proverbi: bisogna fuggire la follia e preferirle l’intelligenza. L’autore lega esplicitamente quest’ultima alla felicità: «Chi acquista senno ama sé stesso, e chi ha intelligenza trova la felicità» (Pr 19,8). Non sono sicuro che sia molto utile dirlo: intelligenti vogliono esserlo tutti, e non c’è nessuno che scelga volontariamente la stupidità! Purtroppo non a tutti è dato di avere il QI di Einstein, e se bisogna attendere di poterlo raggiungere per essere felici, ben pochi potranno mai aspirare alla felicità. L’intelligenza, tuttavia, di cui parla il proverbio non ha molto a che vedere con le lauree o con l’abilità a maneggiare concetti sofisticati. Si tratta piuttosto di un’intelligenza pratica: la capacità di trovare i mezzi appropriati per i nostri obiettivi. Non è tanto una questione di dimensioni del cervello quanto, anzitutto, di coraggio. Voglio correre una maratona, ma sono pronto ad alzarmi presto per allenarmi sotto la pioggia per ...

Dietro l'alunno che va male a scuola

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Dietro uno studente che va male a scuola ci sono aspetti di cui, da insegnanti, dovremmo essere consapevoli. Questo, ovviamente, non per giustificare gli alunni svogliati a tutti i costi o per vivere sensi di colpa come insegnanti. Lo scrittore francese Daniel Pennac, ex "somaro" illustre e docente appassionato, offre un'interessante testimonianza della vita dentro e fuori dalle aule nel suo "Diario di scuola", da cui è tratto il passo che vi posto per indurre alla riflessione.   "I nostri studenti che "vanno male" (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso.  Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il f...

Chi mettere al centro? revisione di una precedente proposta didattica

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Lo scorso anno avevo già fatto questa proposta . La ripropongo in una chiave ancora più chiaramente rispondente ai principi della Didattica Ermeneutica esistenziale (come sto facendo dalle ultime proposte didattiche inserite nel blog).

Dal Festival di Sanremo

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Da quel che mi è sembrato di capire, il Festival non è più evento solo per persone âge. Anche i nostri studenti lo hanno visto, se non alla tv (questo sì è per gli âge 😁), perlomeno nelle varie piattaforme che frequentano. Ho pensato quindi di strutturare percorsi di apprendimento secondo il modello della didattica ermeneutica esistenziale (dee) a cui mi ispiro da un po'. La scelta è caduta su due canzoni e mi sono rivolta agli studenti della scuola secondaria di primo grado. Ecco le proposte:  La prima canzone (per una classe prima) La seconda canzone (per le classi terze)   

Cari genitori islamici

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Si è molto parlato in questi giorni della questione del velo islamico. Già ne ho parlato in questo blog (digita qui ), ma vorrei aggiungere una riflessione pacata e disponibile al confronto, di  Luciano Moia , pubblicata su Avvenire del 7 febbraio 2025. Cari genitori islamici di Monfalcone, noi rispettiamo profondamente la vostra fede e apprezziamo la vostra tenacia nel rimanere aderenti alle tradizioni, quelle buone però. Esistono infatti simboli e abitudini, quasi sempre interpretazioni fondamentaliste della legge islamica, che facciamo molta fatica ad accettare. Sia perché non c’entrano nulla con i principi dell’Islam, sia perché contrastano con la nostra civiltà e con le nostre leggi.  La pretesa di imporre il niqab alle vostre figlie adolescenti – il velo che copre interamente il volto lasciando scoperti solo gli occhi – è appunto una di quelle prassi che contraddice le nostre norme e stride con le nostre convinzioni più profonde.  Proviamo a spiegarci in modo pac...

Non vogliamo un mondo con la guerra

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Riporto il testo che i bambini hanno consegnato a papa Francesco nell'Incontro organizzato per la Giornata mondiale a loro dedicata (3 febbraio 2025).  Caro papa Francesco, ti scriviamo a nome dei bambini di tutta la Terra, ti vogliamo ringraziare perché ti preoccupi per noi e per il nostro futuro, ci vuoi bene e ci proteggi. Grazie per tutto quello che fai per noi! Grazie perché ascolti le nostre domande e ti prendi del tempo per rispondere, come nella Giornata Mondiale dei Bambini, quel giorno, abbiamo imparato tante cose ed è stato bello sentire e capire quello che ci dicevi.  Quel giorno abbiamo capito che tu vuoi il nostro aiuto per cambiare il Mondo: come è adesso a te non piace e non piace neanche a noi! Troppi bambini soffrono per la fame, per la guerra, per il colore della pelle diverso, per i disastri ambientali.  Vorremmo un Mondo più giusto, senza divisioni tra i popoli, tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani. Un Mondo che sia anche più pulito, in cui l’...

La vera sapienza

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“I soldi non fanno la felicità” è una sentenza arcinota.  Ma allora, che cos’è che fa la felicità? A questa domanda, antica e continuamente dibattuta, dà una risposta chiara e netta il libro della Sapienza, uno dei più tardivi dell’Antico Testamento, tanto che a essa deve il suo titolo: la felicità viene dalla sapienza. O, più precisamente, l’infelicità viene dall’ignorarla, come il libro spiega con quella che suona come una beatitudine all’incontrario:  «È infelice chi disprezza la sapienza e l’educazione. Vana è la loro speranza e le loro fatiche inutili, le loro opere sono senza frutto. Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie» (Sap 3,11-12).  La sapienza non è solo un concetto teorico e un tantino aereo: nella Bibbia, questa è innanzitutto una qualità pratica, la capacità di trovare i mezzi adeguati per i propri obiettivi, un’abilità nel portare a termine un’impresa. Mancare di tale competenza significa rischiare il fallimento su ...

La colpa di Adamo ed Eva

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La frutta fa bene alla salute. Non smettono mai di ricordarci di mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Ormai è un imperativo morale tra i meno negoziabili.  Eppure, non ci dice la Bibbia che tutto partì da un frutto che non si doveva mangiare?  Perché, se la frutta è buona, può essere anche velenosa.  Il comando divino di non toccare il frutto proibito non sarà forse una messa in guardia? Dio avverte Adamo: questo frutto è pericoloso, ti può fare male. Morirai – non perché io ti punisca, ma perché avrai mangiato quello che non puoi digerire.  Qual è dunque la colpa di Adamo ed Eva?  Non tanto di avere disobbedito, quanto di avere confuso il proibito con l’impossibile.  Dio diceva: è impossibile mangiare quel frutto e vivere.  Loro hanno capito: io ti proibisco di mangiare quel frutto e di continuare a vivere. Facendo di Dio un tiranno arbitrario, dimenticano che i suoi comandamenti indicano la via della vita e della felicità.  Il...

Il Giubileo e la lentezza: proposta per un biennio del Liceo

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Big Bang o Dio, le prove non bastano

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Nel numero 10 del supplemento Gutenberg – intitolato Tracce di Dio – vari studiosi sono intervenuti sul tema del rapporto tra scienza e fede. Quale contributo alla discussione, può essere utile soffermarsi su due questioni differenti ma collegate: in che senso possiamo dire che la teoria scientifica del Big Bang sia corroborata dai dati e in che modo possiamo intendere le cosiddette prove dell’esistenza di Dio. Per quanto riguarda la teoria del Big Bang, non si tratta qui di spiegarne la tenuta scientifica o il tipo di considerazioni che la sostengono. Però si può ricordare che esistono dei risultati, come ad esempio un teorema di Malament del 2009, che mostrano come la teoria cosmologica sia strutturalmente “sottodeterminata” dai dati. Da un punto di vista generale, relativo a una qualsiasi teoria scientifica, il problema è noto e relativamente semplice: la quantità di dati a disposizione non determina in modo univoco la struttura della teoria. Per capirlo possiamo immaginare di fare ...

Qoelet sulla felicità

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Il nostro errore è cercare la felicità come una banconota di grosso taglio, mentre essa si presenta a noi sotto forma di monetine: le trascuriamo con disprezzo, mentre conterrebbero una fortuna, se uno si mettesse a raccoglierle. Questo, almeno, è quanto sembra indicare l’autore dell’Ecclesiaste, che giunge a fare l’elogio dei piaceri più semplici: « Non c’è niente di meglio per l’uomo che mangiare e bere e godersi il frutto delle sue fatiche» (Qo 2,24).  « Niente di meglio»: non la perfezione, certamente, ma nella nostra difficile condizione l’orgoglio di un lavoro ben fatto, il ristoro di un pasto in famiglia, è ancora ciò di meglio possiamo trovare. Rimane comunque molto prudente, visto che subito dopo aggiunge: « Mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio».  Non si tratta di rendere grazie al Signore che dona la felicità, ma di sottolineare quanto l’uomo non sia mai padrone della propria felicità. Vi si può avvicinare un po’ con il suo lavoro, ma raggiungerla...

Saul e quelli che superano il limite

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Assetata di sub-lime, ovvero di superare il limite, la conoscenza mal sopporta quest’ultimo nonostante l’inestricabile legame tra i due, sia di pensiero che di parole (“limite” e “ il- limitato”; “confine” e “s- confinato”). Ma è proprio la consapevolezza del limite e la capacità di capire quando esso si imponga e quindi di come reagire, comportarsi, rispondervi, il segreto della sapienza .  Il corpo umano, sottoposto all’ossimoro della vita mortale, è un limite che s’avanza come un enigma poiché esalta ed umilia, fa toccare il cielo e sprofondare negli inferi, composto di materia sottoposta al dinamismo del tempo e al figurare e sfigurare delle forme. Accettare i suoi limiti è, pertanto, cosa saggia. Facile a dirsi se non ci fosse, però, una forza contrastante che è il desiderio dell’oltre , della scoperta, dell’esperimento, della novità, del superamento delle colonne d’Ercole.  Quanto mosse Odisseo di cui Dante loda l’audacia: «“ O frati ,” dissi, “che per cento milia perig...

Quel vuoto da riempire: proposta di un percorso didattico per la scuola secondaria di I grado

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