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Per i fratelli perseguitati

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“Quanti di voi pregate per i cristiani che sono perseguitati? Quanti? Ognuno si risponda nel cuore: ‘Io prego per quel fratello, per quella sorella, che è in difficoltà, per confessare e difendere la sua fede?’. E’ importante guardare fuori dal proprio recinto, sentirsi Chiesa, unica famiglia di Dio!”. (papa Francesco, domenica 22 settembre 2013) Cosa risponderemmo alla domanda che ci è rivolta? Vi lascio alcuni passaggi dell'editoriale di Marina Corradi , pubblicato su Avvenire del 26 settembre 2013: E chi ascoltava si è risposto, nel suo cuore. 100 morti e 130 feriti in Pakistan, domenica, in una chiesa anglicana. Abbiamo letto tut­ti, abbiamo pensato tutti: che cosa atroce. Ma finché un massacro accade nella regio­ne del Khyber Pakhtunkhwa, nome che non sappiamo nemmeno pronunciare e che sul­l’atlante faticheremmo a trovare, non ci toc­ca davvero nel profondo. È nella natura del­l’uomo del resto, che ciò che gli è lontano da­gli occhi non lo riguardi davvero. Ma qui è ...

Vado a scuola

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Che la scuola possa essere un sogno? Sembra strano dirlo, ma per molti la scuola è proprio un sogno. Il sogno della vita. Milioni di bambini nel mondo sognano di sfuggire alla trappola della povertà grazie all'istruzione, e per raggiungere le loro scuole quotidianamente si ritrovano a dover superare ostacoli, insidie e pericoli. Un film racconta la storia di alcuni di loro. SAMUEL, 11 ANNI, INDIA Samuel, un bambino di undici anni che vive in India ed è il maggiore di tre fratelli, è nato prematuro ed essendo disabile non può camminare. La madre Esther ha deciso di trasferirsi a Kuruthamaankadu, un villaggio di pescatori del sud dell'India, per permettergli di frequentare regolarmente la scuola. Nella capanna in cui Samuel vive non vi è né acqua né elettricità ma tutta la scuola di Periyapattinam si prodiga affinché egli riesca a seguire le lezioni. Samuel, che sogna di diventare medico per aiutare chi come lui soffre, è l'unico componente della sua famiglia che sa l...

Per cambiare in meglio il mondo

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Ringrazio Aula de Reli per aver segnalato questo video. L'amore autentico genera altro amore. Non c'è niente altro da fare, se vogliamo cambiare in meglio il mondo.

Classi seconde: compito di apprendimento n.1

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Le scene dal film "La matassa" offrono lo spunto per il primo compito di apprendimento. Il trailer del film   Paolo scopre l'affetto del cugino.

La bicicletta verde

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Wadjda è una bambina di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non avrebbe il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bellissima bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa. Wadjda vuole disperatamente la bicicletta per poter battere l’amico Abdullah in una gara. Tuttavia la mamma di Wadjda, per paura delle possibili ripercussioni da parte di una società che considera le biciclette un pericolo per la virtù delle ragazzine, non permette che la figlia abbia una simile diavoleria. Wadjda decide quindi di provare a guadagnare i soldi da sola, consapevole che sua madre è troppo distratta per accorgersi di ciò che accade, occupata com’è a convincere il marito a non prendere una seconda moglie. Ben presto però i piani di ...

All'origine delle parole mamma e papà

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Mamma in italiano, mummy in inglese, ma­man in francese, mutti in tedesco, mama in spagnolo, mamo in polacco, mama in rus­so... Ma anche màma in cinese, mama in arabo, màm in india­no... In tutte le lingue del mondo, insomma, la parola mamma si dice allo stesso modo, così come il termine papà (bàba in cinese, baba in arabo, papa in russo...). Idiomi lontanissimi tra loro, con origini totalmente diverse, han­no dunque un unico punto in co­mune proprio nel nominare i due genitori, fenomeno che affonda le sue radici nella notte dei tempi, quando gli idiomi che parliamo oggi si sta­vano formando. Apparentemente un affa­scinante mistero, in realtà un processo che i linguisti hanno studiato a fondo. Il fatto è che il suono 'mam­ma' (e le sue varianti dif­fuse tra tutte le popola­zioni del pianeta) ha un’o­rigine legata indissolubil­mente all’inizio della vita e na­sce da un rapporto altrettanto in­dissolubile tra il neonato e sua madre. Ogni bambino del mon­do (fin dalla preist...

La campanella non suona per tutti

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Abbiamo cominciato da poco. Piano piano ci stiamo adattando ai ritmi che la scuola richiede. Il suono della campanella scandisce la mattinata. Lo squillo delle 13 è come una boccata di ossigeno per chi vive la scuola come una prigione. Ma siamo proprio sicuri che la scuola fa male? Chiedetelo ai 260 mila ragazzi italiani che a scuola non ci vanno. Oppure ai 250 milioni di bambini e ragazzi costretti a lavorare. Cliccate qui per leggere l'articolo pubblicato sulla rivista Famiglia cristiana, che parla della situazione in Europa. Ricordate che senza istruzione non si può cambiare il mondo.