Le false divinità

L'atteggiamento da parte di alcuni nei confronti della religione non è proprio di grande rispetto. La fede in Dio viene vista come una diminuzione all'uso della ragione, come se credere in Dio non fosse ragionevole. Nel post dell'altro ieri vi accennavo a uomini di scienza credenti. Ad onore del vero, esistono anche uomini di scienza non credenti. Ma è possibile dire che gli uni o gli altri, a seconda dei punti di vista, siano più o meno ragionevoli? Io non me la sento di dare giudizi, però mi dispiacerebbe che qualcuno mi considerasse una povera mente solo perchè credo. Io vado fiera della mia ragione, che mi interroga, mi fa dubitare, mi stuzzica. Ma sono convita che la ragione non va, per definizione, contro Dio. Così la scienza, non va considerata a priori in contrasto con la fede. A meno che non pretenda essa stessa di essere la "nuova" religione.
L'uomo del II millennio ha pensato di poter fare a meno di Dio, che però ha sostituito con tanti altri idoli, tra cui anche la scienza, quando è stata vista come unica verità.
A tal proposito voglio riportarvi un pensiero di Martin Luther King. Questo grande difensore dei diritti dei neri era anche un uomo di grande fede. Siamo all'incirca negli anni '60, e il pastore King diceva così:
"Il mondo è colmo di frustrazione perché ci siamo affidati alle divinità invece che a Dio. Ci siamo genuflessi davanti al dio della scienza, solo per scoprire che ci ha regalato la bomba atomica, suscitando paure e ansie che la scienza non potrà mai mitigare. Abbiamo venerato il dio del piacere, solo per accorgerci che il brivido svanisce e le sensazioni sono di breve durata. Ci siamo inchinati al dio del denaro, solo per apprendere che esistono cose come l'amore e l'amicizia che il denaro non può comprare e che in un mondo di crisi economiche, di crolli del mercato azionario e di investimenti sbagliati, il denaro è una divinità piuttosto precaria. Queste effimere divinità non possono salvare o portare felicità al cuore umano. Solo Dio può farlo. E' la fede in Lui che dobbiamo riscoprire".
Quanto tempo è passato da allora! Ma quanto ancora attuali sono quelle parole!
E' forse il caso di pensarci un po' su?!

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