Cosa sono le icone
La parola "icona" significa "immagine" ed è un particolare tipo di arte figurativa sacra del cristianesimo orientale. L'icona si scrive perché i fedeli possano leggerla, Infatti, i cristiani, devono poter leggere nell'icona la verità della loro fede per stabilire l'incontro con la divinità, con Maria, con i santi... L'icona deve essere contemplata in silenzio e in preghiera. Nelle chiese ortodosse, le icone vengono collocate sulle pareti, ma soprattutto sull'iconostasi che è una specie di parete in legno che divide il presbiterio dalla navata.
L'icona, lavorata su una tavoletta di legno, è caratterizzata dal colore. I colori fondamentali sono il verde (la natura, la creazione), l'azzurro (il cielo, la trascendenza), il giallo (lo splendore, la luce divina), il rosso (l'umanità), il bianco (la divinità). Ma è fondamentale anche l'oro che, oltre a dare maggior pregio all'opera, garantisce all'icona una luce tutta sua, non una luce riflessa.
La copertura d'oro o d'argento, che è possibile vedere in alcune icone, si chiama "riza". Naturalmente al lavoro dell'artista si aggiunge, con la riza, il lavoro dell'orafo. Ecco perché in queste icone si possono riconoscere anche i punzoni con i quali si incide la data, il marchio della città di origine, la prova che garantisce la qualità dell'argento e le iniziali dell'orafo.
Nel cristianesimo orientale è grande la venerazione per Maria Madre di Dio e tutte le icone si richiamano ad alcuni prototipi. Secondo la tradizione ortodossa, fu l'evangelista Luca a dipingere le icone di Maria che le approvò e le benedisse. Da allora quasi tutte le icone di Maria vennero eseguite ispirandosi a quelle di Luca secondo questi prototipi:
1. Hodighitria (= Colei che indica la via): Maria e il bambino sono rappresentati frontalmente ed hanno un aspetto maestoso. Gesù, più che un bambino, è il "Dio con noi" e Maria non lo guarda, ma con la mano indica agli uomini il Figlio (Gesù è la Via che conduce al Padre) che li benedice.
2. Eléousa (= Tenerezza): Maria è la Madre tenera e nello stesso tempo sofferenza per la consapevolezza della Passione del Figlio che affettuosamente abbraccia.
(Tratto da: P. Troìa - C. Vetturini, L'Ora di Religione, Guida per l'insegnante, Le Monnier 2004).
L'immagine del post è un'icona di Maria Madre della Tenerezza. Ho fatto realizzare un'icona simile da una mia amica suora. Il lavoro per realizzare un'icona è rigorosamente a mano e non ha nulla a che fare con il decoupage. Non si tratta solo di un lavoro artistico, perchè un'icona è qualcosa di più: è una eco visuale dell’Incarnazione, la predicazione vivente della Chiesa, una traduzione per immagini della conoscenza teologica e spirituale.
L'icona, lavorata su una tavoletta di legno, è caratterizzata dal colore. I colori fondamentali sono il verde (la natura, la creazione), l'azzurro (il cielo, la trascendenza), il giallo (lo splendore, la luce divina), il rosso (l'umanità), il bianco (la divinità). Ma è fondamentale anche l'oro che, oltre a dare maggior pregio all'opera, garantisce all'icona una luce tutta sua, non una luce riflessa.
La copertura d'oro o d'argento, che è possibile vedere in alcune icone, si chiama "riza". Naturalmente al lavoro dell'artista si aggiunge, con la riza, il lavoro dell'orafo. Ecco perché in queste icone si possono riconoscere anche i punzoni con i quali si incide la data, il marchio della città di origine, la prova che garantisce la qualità dell'argento e le iniziali dell'orafo.
Nel cristianesimo orientale è grande la venerazione per Maria Madre di Dio e tutte le icone si richiamano ad alcuni prototipi. Secondo la tradizione ortodossa, fu l'evangelista Luca a dipingere le icone di Maria che le approvò e le benedisse. Da allora quasi tutte le icone di Maria vennero eseguite ispirandosi a quelle di Luca secondo questi prototipi:
1. Hodighitria (= Colei che indica la via): Maria e il bambino sono rappresentati frontalmente ed hanno un aspetto maestoso. Gesù, più che un bambino, è il "Dio con noi" e Maria non lo guarda, ma con la mano indica agli uomini il Figlio (Gesù è la Via che conduce al Padre) che li benedice.
2. Eléousa (= Tenerezza): Maria è la Madre tenera e nello stesso tempo sofferenza per la consapevolezza della Passione del Figlio che affettuosamente abbraccia.
(Tratto da: P. Troìa - C. Vetturini, L'Ora di Religione, Guida per l'insegnante, Le Monnier 2004).
L'immagine del post è un'icona di Maria Madre della Tenerezza. Ho fatto realizzare un'icona simile da una mia amica suora. Il lavoro per realizzare un'icona è rigorosamente a mano e non ha nulla a che fare con il decoupage. Non si tratta solo di un lavoro artistico, perchè un'icona è qualcosa di più: è una eco visuale dell’Incarnazione, la predicazione vivente della Chiesa, una traduzione per immagini della conoscenza teologica e spirituale.
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