La dignità dell'uomo
da "La Settimana Enigmistica" del 21 luglio 2012 |
Leggo nel Catechismo dei Giovani "YouCat":
«Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell'unica creatura del mondo. Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più piccola delle sue creature, essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da parte degli uomini» (n.280).
Se ne fosse ricordato Adamo prima di cadere nella trappola del serpente! Purtroppo Dio lo mettiamo di mezzo solo quando ci fa comodo, per dimenticarcene, se non eliminarlo, quando la sua presenza si fa ingombrante, perché ci richiama alla Responsabilità, al Bene, alla Verità.Quant'è più comodo, invece, scegliere la via meno impegnativa.
Dice ancora Benedetto XVI:
«L'uomo che si volge verso Dio non diventa più piccolo, ma più grande, perché grazie a Dio e insieme con Lui diventa grande, diventa divino, diventa veramente se stesso» (omelia dell'8 dicembre 2005).
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