Il vocabolario del conclave e come si elegge il Papa

Da Popotus, supplemento di Avvenire

Conclave 
Viene dal latino conclavem, parola composta da cum, che significa con, e clavis che significa chiave. Conclave vuole dire camera che si può chiudere con una chiave, per alludere al luogo in cui si riuniscono i cardinali per eleggere il Papa. La parola è usata nelle frasi entrare in conclave, chiudersi in conclave. Conclave indica non solo il luogo in cui si svolge il conclave (cioè la Cappella Sistina), ma anche la riunione dei cardinali per eleggere il nuovo Papa: convocare, adunare il conclave. Per estensione la parola ha preso anche il significato di riunione ad alto livello, riunione solenne, usata a volte anche in senso scherzoso in frasi come «i professori sono riuniti in conclave per fare gli scrutini».
Pontefice
Deriva dal latino pontificem, che significa colui che fa costruire il ponte sul fiume. Ancor prima della nascita di Roma i villaggi erano costruiti su palafitte e i ponti erano vie di comunicazioni importantissime per passare sopra i fiumi e i ruscelli e per uscire dalle abitazioni. Nell’antica Roma i pontefici erano i sacerdoti che si prendevano cura degli antichi riti religiosi, e il loro capo si chiamava pontifex maximus. Con la fine del paganesimo, dimenticata l’origine non cristiana del termine, la parola fu usata per indicare i vescovi, e poi, poco dopo il 1000, fu chiamato summus pontifex il vescovo di Roma.
Papa
La parola Papa viene dalla lingua greca, in cui voleva dire padre. In origine era un’espressione di affettuosa venerazione, che poi a partire dal VI secolo diventò il titolo distintivo del vescovo di Roma. Spesso per indicare il Pontefice si usano, oltre a Papa, altri titoli: Santo Padre, Vicario di Cristo, Vescovo di Roma, Successore di Pietro. Come sapete, Benedetto XVI dalle ore 20 del 28 febbraio non è più Papa, ma Papa emerito. La parola emerito deriva dal latino emeritum: presso gli antichi Romani indicava i soldati che dopo aver degnamente compiuto il servizio militare venivano congedati con onori e ricompense. Da allora emerito è il titolo dato a chi conserva il grado e la dignità di un ufficio che ha cessato di esercitare. L’aggettivo emerito nella lingua comune significa degno, illustre: uno scienziato emerito, un emerito studioso.
Curia
Con l’espressione curia gli antichi Romani indicavano l’ edificio a pianta rettangolare nel quale si riuniva il Senato. In seguito l’espressione curia romana è stata usata per dare un nome alle organizzazioni delle quali si serve il Papa per trattare gli affari che riguardano la Chiesa cattolica. Camerlengo
La parola camerlengo deriva dal latino medievale camarlingus , che a sua volta derivava da un’antica parola germanica, kamarling , che significava addetto alla camera, alla custodia del tesoro del re. A partire dall’XI secolo questa stessa parola fu usata nella Chiesa romana per indicare prima il vescovo e poi il cardinale che dirigeva la Camera Apostolica, che era anche il consigliere del Papa per le questioni amministrative e finanziarie. Il camerlengo di Santa Romana Chiesa è il cardinale che assume il governo provvisorio della Chiesa e presiede la sede vacante nel periodo tra la fine di un pontificato e la conclusione del Conclave in cui verrà eletto il nuovo Pontefice.
Cardinale decano
Il cardinale decano è il cardinale più anziano: anche in questo caso, per capire il significato dell’espressione dobbiamo tornare al latino, in cui decanum indicava il sottufficiale dell’esercito romano che comandava un gruppo di dieci soldati. curia, camerlengo, sede vacante, cardinale decano. Sede vacante
L’espressione sede vacante indica il periodo che passa tra la morte o la rinuncia del sommo Pontefice e l’elezione del nuovo Papa.

Il video che segue vi spiega come si elegge il Papa.

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