Lo sguardo sulle fedi


Il mondo moderno, l’Europa come il Giappone, sembra avere dimenti­cato la dimensione spirituale, tra fi­nanza e sfrenato consumismo.
Ka­zuyoshi Nomachi, fotografo documentarista, testimonia in una mostra a Roma, dal titolo "Le vie del sacro", come per mi­liardi di persone la religione sia anco­ra fondamentale.
«L’intensità della fede si sta diluendo. Ma la millenaria storia delle religioni contiene l’essenza dei saperi. E di fron­te ai problemi, l’uomo torna inevitabil­mente a confrontarsi con la dimensio­ne spirituale. Il mondo sta seguendo sempre più la legge della natura, inte­sa come legge della sopravvivenza. Ma come ha detto questo Papa, la miseri­cordia, la solidarietà, l’aiuto alle perso­ne non possono essere messe da parte. Oggi la popolazione mondiale sta au­mentando di giorno in giorno, il pro­blema delle materie prime e dell’ener­gia ci sta portando a un giorno non lon­tano in cui tutta l’umanità vorrà realiz­zare i suoi desideri materiali. La reli­gione può aiutare le persone a riflette­re e raggiungere la pace spirituale».
«Non penso che ci siano differenze profonde tra le religioni. Quando una persona si pone in preghiera di fronte a Dio, in piena comunione, si mette a nudo per incontrarlo. Io in questo ho trovato la più grande somiglianza tra le religioni. Ho catturato il momento in cui le persone si spogliano davanti al divino. La mia conversione è stata frutto di un percorso interiore conflit­tuale. Credo che per salire su una mon­tagna i sentieri possano essere diffe­renti: islam, cristianesimo, induismo. In cima c’è la pace, interiore e frater­na. Quello che non condivido nel mo­do più assoluto è la violenza motiva­ta dalla religione».
Cliccare qui per vedere alcuni scatti dalla mostra "Le vie del sacro".


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