Non c'è più tempo

Dovremmo svegliarci un po' tutti. Non credo che la Terra possa aspettare ancora molto. 
A scuola, parlando dell'equilibrio a cui tendono tutti i sistemi, vi ho fatto notare che tanto più elevato è il disequilibrio, tanto più è potente è la reazione. La Terra sta gridando il suo disagio, ma anche i popoli lo stanno facendo, perché lo squilibrio ambientale è causa o conseguenza di uno squilibrio sociale che si sta facendo sempre più grave. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e numerosi, perché stiamo assistendo allo scivolamento di tante persone, che fino a poco tempo fa vivevano una vita decorosa, verso la soglia della povertà. 
Dobbiamo svegliarci tutti, imparando ad essere, noi occidentali, più sobri nelle richieste che facciamo. Qualcuno, nel web, scriveva che i giovani che stanno manifestando per il clima sono la generazione cresciuta nelle comodità (aria condizionata, cellulari, motorini, consolle per i videogiochi, ecc...), per cui le loro proteste sono un po' stucchevoli e contradditorie. Se così fosse, la colpa è di noi adulti che non abbiamo saputo educarli, tanto da non renderci conto che stavamo tirando su persone egoiste. 
Io non vorrei pensare così, anche perché le ragioni che stanno presentando questi ragazzi, pur nelle loro eventuali contraddizioni, sono vere. 
Dobbiamo rimboccarci le maniche tutti, perché l'inerzia sta facendo pagare un prezzo troppo alto a chi vive nella "parte sbagliata" del Mondo. 
Ascoltate con attenzione l'appello di Vanessa Nakate, ugandese, giovane attivista per il clima.

 

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