Gesto di solidarietà dei bambini del Kosovo ai terremotati abruzzesi

Ho letto su Popotus, l'inserto bisettimanale del giornale Avvenire rivolto ai bambini, che i piccoli orfani ospitati in una casa-famiglia del Kosovo centrale (nella penisola Balcanica, al di là dell'Adriatico) hanno deciso di rinunciare per un po' agli aiuti che arrivano dall'Italia per dirottarli sui coetanei abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile. Accanto all'impegno dei leader dei Paesi più potenti del mondo per la ricostruzione dei monumenti e dei paesi abruzzesi, il gesto di questi bambini è poca cosa, ma solo se ci fermiamo all'aspetto materiale. Se riusciamo ad andare oltre, infatti, ci renderemo conto che è un grande esempio di solidarietà. Gli orfani del Kosovo vogliono infatti restituire un po' di quello che hanno ricevuto, perchè la vera solidarietà non è nei numeri, più o meno grandi (pensate ai 20 miliardi di dollari che sono stati stanziati dal G8 per la lotta contro la fame del mondo), ma nell'impegno a fare ciò che è giusto, a rinunciare al di più, perchè non ci sia nessuno che abbia di meno.

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