Superare l'odio con l'amore - Una riflessione in occasione della festa di Diwali


Si intitola "Superare l'odio con l'amore" il messaggio che il Pontificio consiglio per il dialogo inter-religioso ha inviato agli indù in occasione della festa di Diwali, conosciuta anche come Deepavali, ossia "fila di lampade ad olio".
La festa rappresenta la vittoria della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre, della vita sulla morte, del bene sul male. La celebrazione vera e propria dura tre giorni, segnando l'inizio di un nuovo anno, la riconciliazione familiare, specialmente tra fratelli e sorelle, e l'adorazione a Dio. Quest’anno la celebrazione ha inizio il 17 ottobre e durerà fino al 21.
Diwali è la festa religiosa più antica dell’India e dell’intera umanità.

"Come persone alla ricerca dell'Assoluto - si legge nel messaggio, a firma del presidente del Pontificio consiglio, card. Paul Poupard - vi soffermate brevemente nel corso del vostro cammino spirituale per celebrare con gioia il Deepavali, la vostra antica festa religiosa, che significa per voi la vittoria della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre, del bene sul male e della vita sulla morte".


"Alla verità, alla luce, alla bontà ed alla vita è strettamente connessa la realtà dell'amore. Vorrei - prosegue il card. Poupard - riflettere su questo tema dell'amore, attraverso il quale i credenti delle diverse religioni sono chiamati a superare l'odio e la diffidenza, diffusi nell'attuale società. I recenti attacchi terroristici a Mumbai, in India, sono un ulteriore esempio di questi fenomeni che spesso sfociano in brutale violenza. Sono certo che, arricchiti dalla luce delle nostre particolari tradizioni religiose, il nostro proposito di invitare tutti i credenti a superare l'odio con l'amore, sarà a beneficio di tutta la società".

(...) La povertà morale e spirituale, che è causata dal far crescere l'odio nel proprio cuore - può essere sradicata dai credenti che sono pieni di amore e compassione. L'amore genera fiducia che, a sua volta, promuove sincere relazioni fra credenti di diverse religioni".

L'amore, come ho avuto modo di sottolineare più volte, è l'unica risposta all'odio che distrugge.
I credenti delle diverse religioni devono farsi esempio di amore.
Madre Teresa di Calcutta, per esempio, che dell'India fece la sua Patria, ha testimoniato in modo splendido l'amore per il prossimo e il servizio disinteressato al povero. I credenti devono manifestare l'amore di Dio, che ama tutti senza eccezioni, nella concreta custodia verso le creature, specialmente gli esseri umani.

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