Aid al Adha
Oggi, o al massimo domani, a seconda del Paese, i musulmani festeggiano Aid al adha, la festa del Sacrificio, celebrata ogni anno nel mese lunare islamico di Du al hijja, mese in cui ha luogo il pellegrinaggio canonico, detto Hajj. Spesso viene anche detta ed al-kabīr("festa grande"), in contrapposizione a id al- aghīr ("festa piccola"), cioè la festa della rottura del digiuno.
Nel giorno di Aid Al adha, i musulmani sacrificano come Abramo un animale che, secondo la shariia, deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. Negli ultimi due casi è possibile sacrificare un animale per conto di più persone, fino a sette. L’animale viene ucciso mediante sgozzamento, visto che per la legislazione biblica e coranica il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne.
La cerimonia dello sgozzamento avviene il giorno 10 o nei due giorni seguenti, nel periodo di tempo compreso fra la fine della preghiera del mattino e l’inizio della preghiera del pomeriggio. L'animale viene sgozzato da un uomo, che deve essere in stato di purità legale.
La carne viene divisa preferibilmente in tre parti uguali, una delle quali va consumata subito tra i famigliari, mentre la seconda va conservata e consumata in seguito e la terza viene destinata ai poveri della comunità, che non hanno i mezzi economici per acquistarlo.
Nel giorno di Aid Al adha, i musulmani sacrificano come Abramo un animale che, secondo la shariia, deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. Negli ultimi due casi è possibile sacrificare un animale per conto di più persone, fino a sette. L’animale viene ucciso mediante sgozzamento, visto che per la legislazione biblica e coranica il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne.
La cerimonia dello sgozzamento avviene il giorno 10 o nei due giorni seguenti, nel periodo di tempo compreso fra la fine della preghiera del mattino e l’inizio della preghiera del pomeriggio. L'animale viene sgozzato da un uomo, che deve essere in stato di purità legale.
La carne viene divisa preferibilmente in tre parti uguali, una delle quali va consumata subito tra i famigliari, mentre la seconda va conservata e consumata in seguito e la terza viene destinata ai poveri della comunità, che non hanno i mezzi economici per acquistarlo.
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